Il cosentino Giovanni Bertocco, 45 anni, autore nel 2014 dell’omicidio di suo zio Francesco Bertocco, lascia il carcere dopo undici anni e sconterà il resto della sua pena detentiva in affidamento ai servizi sociali, quindi da uomo libero. Lo ha stabilito il Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro dopo aver accolto l’istanza presentata dall’avvocato Maurizio Nucci.

L’uomo aveva già usufruito di alcuni permessi premio e della possibilità di lavorare fuori dal carcere nell’ambito di un percorso rieducativo che, secondo i giudici di Sorveglianza, è stato ora completato. Rapine, furti, aggressioni, c’è questo e altro sulla sua fedina penale, ma appartiene ormai al passato.

C’è soprattutto quel colpo di pistola esploso undici anni fa in via Popilia, all’acme di una lite familiare, e che costò la vita a un suo congiunto, episodio rispetto al quale il diretto interessato, secondo il presidente Laura Antonini, ha mostrato evidenti segni di contrizione e ravvedimento. Per quei fatti, era stato condannato a quindici anni di reclusione.