È stata denominata “Open Gates” l’operazione che ha fatto luce su un intenso traffico di droga, cellulari e sim card all’interno del carcere “Ugo Caridi” di Catanzaro. I cancelli erano spalancati, dimostra l’inchiesta condotta dal comando provinciale dei carabinieri e dal Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, anche grazie alla complicità di numerosi pubblici ufficiali.

Tra questi, non ultime, l’ex direttrice della casa circondariale, Angela Paravati, e l’ispettore Simona Poli, entrambe tradotte in carcere, tra le altre cose, con l’accusa di concorso esterno in associazione per delinquere perché avrebbero favorito il sistema che si era venuto a creare (continua a leggere l’articolo su lacnews24.it)