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Good Morning Vietnam! Non siamo lungo il Mekong ma lungo il Mavigliano, corso d’acqua che attraversa Montalto Uffugo. La corsa per la poltrona a sindaco è appena cominciata e ha già un sapore glocal. Su una testata locale la notizia della candidatura di Mauro D’Acri ha smosso equilibri internazionali (Trump avvertito) generando una pioggia di gradimento soprattutto nella parte orientale del mondo. Ci fosse stato Lyndon Johnson avrebbe subito mandato le truppe a intervenire con gli elicotteri, Coppola ci avrebbe girato un film tra gli alberi di ulivi in fiamme risparmiando anche sulla riproduzione delle bombe per strada (considerando le buche reali).
Invece siamo a Montalto, si parla di elezioni comunali, e l’unico ordine mattutino non è di tenere calzini asciutti e la testa sotto l’elmetto, ma al massimo quello del caffè al bancone del bar. Quanto all’articolo così tanto gradito, molti utenti locali si sono limitati a reagire con una risata sotto un post che ha macinato più di mille like provenienti quasi tutti (tranne tre o quattro) da account fake associati a profili vietnamiti e il coreani. Insomma, i famosi pacchetti di voti (virtuali) tanto al chilo.
Le quotazioni del candidato, sostenuto da otto liste e 1000 soldati social vietnamiti, sono salite vertiginosamente ma solo nei whatsapp che corrono da ieri per segnalare ironicamente questa tempesta di like falsi. Una valanga che ha insospettito più d’uno, tanto che qualcuno ha commentato caustico: «Ma Rambo dov’è?».