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Nel cuore della Calabria, le cifre ufficiali del Dipartimento delle Finanze del MEF gettano luce su una realtà complessa. Emerge come un pugno di sopravvissuti chi campa con un reddito annuo inferiore ai mille euro, il 6% della popolazione calabrese. Un totale di 111.218 individui che, al massimo, possono contare su 84 euro al mese, tasse escluse.
Questi dati, basati sulle dichiarazioni dei redditi 2022 riferite agli incassi del 2021, evidenziano uno scenario difficile, documentato nei Caf e ai Patronati, che riflette la cruda realtà di chi lotta con risorse limitate. È importante sottolineare che tra questi non rientrano coloro che beneficiano del reddito di cittadinanza (ora cancellato), considerato ai fini fiscali come prestazione assistenziale e non imponibile.
Tuttavia, la Calabria non è soltanto un altrove di ombre e miseria. Emergono, infatti, aspetti contrastanti della regione, come i ricchi depositi bancari e un parco macchine in linea con le dichiarazioni dei redditi. Le condizioni di vita migliorano nelle aree urbane, dove si manifestano opportunità che influenzano positivamente il reddito medio.
Il capoluogo, Catanzaro, si distingue come il più ricco secondo l’anagrafe fiscale, con un reddito imponibile medio di 20.248 euro all’anno, registrando un incremento di 747 euro rispetto all’anno precedente. A Cosenza, i guadagni annui sono leggermente inferiori: 20.064 euro con un aumento medio di 798 euro rispetto al 2020, calcolato su 40.215 contribuenti.
Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone completano il quadro, mostrando un aumento generale del reddito medio pro-capite. La città dei “ricconi” calabresi, Soverato, spicca con i suoi 5.939 contribuenti che dichiarano un reddito annuo medio di 21.361 euro, evidenziando un aumento significativo di 998 euro.
Nonostante la frenata causata dalla pandemia di Covid-19, ciò che emerge da questi dati è un ritorno alla crescita del reddito medio pro-capite in tutta la regione, rivelando un panorama economico complesso e variegato, tra eroi che lottano con risorse minime e aree urbane in espansione.