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Il gup del tribunale di Catanzaro Gabriella Pede ha accolto la richiesta di modifica della misura cautelare di Vincenzo Rovitti, imputato nel procedimento penale “Athena“. L’uomo, accusato di associazione mafiosa e di una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, era in carcere dal giorno del blitz antimafia. L’avvocato difensore Giorgia Greco ha presentato istanza e il giudice, che presiederà l’udienza preliminare il prossimo 29 aprile, ha concesso gli arresti domiciliari.
Cosa tratta l’indagine “Athena”
L’inchiesta antimafia “Athena” trae origine dalle investigazioni condotte dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, coordinate dal pubblico ministero Alessandro RIello, nell’ambito delle presunte condotte delittuose individuate dagli inquirenti nel territorio di Cassano Ionio e zone limitrofe.
Parliamo dell’operatività delle cosche di ‘ndrangheta degli Abbruzzese e dei Forastefano, impegnate a vario titolo nel traffico di droga, nelle richieste estorsive, nei prestiti usurai, tutti reati che sarebbero stati commessi per agevolare le rispettive associazione mafiose.