«Per noi si tratta di una missione». Parole e musica del questore di Cosenza Giuseppe Cannizzaro intervistato dal direttore di LaC News24 Franco Laratta durante lo speciale televisivo “Una notte in pattuglia” (clicca qui per vedere il video integrale). Una produzione televisiva utile a far conoscere il lavoro dei poliziotti in servizio nella questura bruzia durante una notte in servizio.

Cosenza nelle ore notturne è immersa in una luce bianca e in un silenzio quasi irreale mentre gli agenti continuano senza sosta il loro lavoro. Il racconto di una notte in cui le nostre telecamere hanno registrato ogni attimo del turno. «Io definisco e non solo l’unico chi lo fa come me da molti anni la nostra professione una missione. I ragazzi che stanno sulla strada sono – spiega il questore di Cosenza – persone che lasciano a casa mariti, mogli e figli. Escono da casa per entrare in turno ma sappiamo che all’improvviso la vita può svoltare in senso negativo. Basti vedere cosa è successo recentemente in Puglia e mi viene da ricordare quei ragazzi che hanno perso la vita a Trieste. Si definivano i “figli delle stelle” in un bellissimo video che poi ho fatto un po’ il giro rassicuravano la cittadinanza: “tranquilli ci siamo noi”. Ecco le nostre volanti fanno questo. Devono trasmettere tranquillità e sono contento che in questo speciale tutto questo sia stato percepito: è quel patto di fiducia stipulato tra una comunità civile e i nostri uomini e donne sulla strada che devono garantire questa sicurezza».

Il Questore Cannizzaro ha spiegato come avviene il controllo sul territorio cittadino. «Noi abbiamo un piano di controllo, una direttiva nazionale, dove ogni singola prefettura, ogni ogni realtà, ha la sua specificità. Il prefetto e i vertici delle forze di polizia si riuniscono e definiscono quelle che sono le aree, diciamo diciamo in cui la città deve essere divisa. Immaginiamo il territorio di Cosenza come una torta divisa in tre parti. Due parti sono controllate dalla polizia di Stato e una dai carabinieri. Un’organizzazione che ci consente di avere garantita una presenza capillare dove non c’è. Una volante della polizia, una gazzella dei carabinieri e questo ci consente anche di svolgere un’attività capillare di controllo. Tutto questo ci consente quotidianamente di lavorare in sinergia con le altre forze di polizia. Quando la notte succede qualcosa, lo stesso discorso vale durante la giornata, è un equipaggio non ce la fa perché l’intervento si manifesta molto più complesso e articolato, i carabinieri e la guardia di finanza, intervengono per dare una mano»

Negli ultimi anni è aumentata la fiducia dei cittadini e delle forze imprenditoriali nei confronti delle forze dell’ordine. Aumento di fiducia che ha portato all’aumento numerico delle denunce presentate. «Recentemente noi abbiamo avuto degli episodi di denunce di estorsione che è in reato che si caratterizza per il sommerso. Chi subisce un’estorsione preferisce pagare più che esporsi alle rappresaglie. L’aumento delle denunce e la decisione e la voglia di affidarsi a noi dimostra la crescita di fiducia nei nostri confronti. Noi ce lo meritiamo per l’impegno che mettiamo nel nostro lavoro. Le risorse non bastano mai, nel senso che ne vorremmo sempre di più. Voi avete documentato, assistito e partecipato a una attività di prevenzione e di controllo del territorio. Per garantire la sicurezza del territorio la polizia di stato mette in campo - conclude Cannizzaro - anche attività di polizia giudiziaria investigativa che naturalmente non deve essere visibile che si avvantaggia molto della conoscenza del territorio e i controlli su strada. Un lavoro che costituisce un patrimonio informativo utile poi all’apparato investigativo».