Rinnovati i decreti ministeriali di proroga del 41 bis per due esponenti di spicco della ‘ndrangheta cosentina. Nelle scorse settimane, infatti, i detenuti Fiore Abbruzzese, detto “Nino”, e Giovanni Abruzzese, alias il “Cinese”, hanno ricevuto la notifica dei provvedimenti che confermano il regime di carcere duro. Entrambi sono imputati nel processo ordinario Reset, ormai giunto a sentenza.

Fiore Abbruzzese, nel recente passato, è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per la strage di via Popilia, insieme ad Antonio Abruzzese, detto “Strusciatappine”. Giovanni Abruzzese, invece, è ancora in attesa di conoscere l’esito del processo d’appello bis per l’omicidio di Francesco Marincolo.

Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Fiore e Giovanni Abbruzzese occuperebbero posizioni apicali nella cosca degli “zingari” di Cosenza, un gruppo che, pur avendo subito nel tempo varie trasformazioni, ha mantenuto un’origine storicamente “rom”. Entrambi sono detenuti da anni, ma per la Dda permane il rischio concreto che possano ancora impartire ordini verso l’esterno. I decreti saranno impugnati.