Un dipendente della società Spinelli srl, Maurizio Sciotto, 35 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Secondo gli investigatori, Sciotto avrebbe avuto un ruolo chiave nel maxi sequestro di cocaina avvenuto un anno fa al porto di Genova, fornendo supporto logistico a Federico Pinna e Cosimo Spampinato, già arrestati e condannati rispettivamente a 13 anni e un mese e 8 anni di carcere.

I due erano stati intercettati durante un inseguimento, conclusosi con uno speronamento ai danni di una pattuglia dei carabinieri, dopo aver ignorato l’alt. Secondo l’accusa, Sciotto avrebbe prestato il suo badge aziendale per farli accedere all’area portuale e recuperare la droga.

Il carico, contenente 145 chili di cocaina, era nascosto in quattro sacchi all’interno di un container pieno di tonno sott’olio, arrivato al terminal Spinelli a bordo della nave “Kristina”, salpata dal porto di Guayaquil, in Ecuador.

La cocaina, confezionata in 130 panetti, era destinata presumibilmente al mercato europeo: secondo la DDA, se ne sarebbero potute ricavare oltre 654.000 dosi. I borsoni erano stati caricati su un’auto camuffata con le scritte del servizio Prevenzione incendi Santa Barbara, per non destare sospetti.

Federico Pinna, già noto alle forze dell’ordine, era stato arrestato nel 2014 nell’ambito di un’altra operazione antidroga. In quel caso, erano stati sequestrati 150 chili di cocaina nascosti in vasetti di asparagi provenienti dal Perù. La droga, secondo gli inquirenti, era destinata alla cosca calabrese degli Alvaro. Per quell’episodio, Pinna fu condannato a sei anni di reclusione.

L’inchiesta è coordinata dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, Federico Manotti.