«Vorrei ringraziare un militare della Guardia Costiera di Praia a Mare, Christopher Quaranta, che ha tratto in salvo me e il mio amico Giovanni Volpe». Comincia così la lettera di Carmela Cristiano, turista di 21 anni, che due giorni fa è stata salvata insieme all’amico 20enne, dopo che il loro canotto era finito in balìa delle onde per un’improvvisa tempesta di vento.

Il fatto si è verificato nelle acque di Praia a Mare, al largo del lido Copacabana. Parole di elogio sono state spese anche per il bagnino dello stesso stabilimento balneare che senza esitare, nonostante le controverse condizioni meteorologiche, è salito al bordo del pattino ed ha accompagnato il militare dai giovani in difficoltà. Dopo la disavventura, i ragazzi, entrambi di orini campane, hanno voluto ringraziare il militare che ha salvato loro la vita.

Il drammatico racconto

«Nel pomeriggio dell’8 agosto 2022, intorno alle ore 16:30 circa, mi trovavo in spiaggia presso il lido Copacabana in compagnia del mio amico Giovanni – scrive Carmela -, e stavamo facendo un giro in mare con il nostro canottino gonfiabile per prendere un po’ di sole al largo. Mentre stavamo tranquillamente distesi sul nostro canotto, nei pressi delle boe di segnalazione, si alzava improvvisamente un forte vento che ci allontanava con forza dalla nostra posizione. Notavamo da terra che molti salvagenti e materassini venivano spinti al largo dalla corrente e, terrorizzati, cercavamo di remare per raggiungere la riva, ma i nostri sforzi risultavano vani e, nonostante i nostri tentativi per voler raggiungere la spiaggia, il forte vento ci allontanava sempre di più. Eravamo impauriti e in preda al panico, quando fortunatamente vedevamo partire da riva il pattino di salvataggio del lido Copacabana con a bordo due persone, il bagnino e la persona che remava, che dopo abbiamo saputo essere un militare della Guardia Costiera di Praia a Mare. Per nostra fortuna il pattino riusciva a raggiungerci e con grande fatica per le condizioni del vento e del mare venivamo portati in salvo. Una volta a terra, il ragazzo di nome Christopher si preoccupava di sapere se fossimo in buone condizioni di salute e ci chiedeva i nostri nomi. Sapevamo solo in quel momento che proprio il militare si era accorto della nostra condizione di difficoltà e si era attivato per soccorrerci in prima persona».

Il militare eroe

«Ho deciso di scrivere questo ringraziamento e di rendere noto tale gesto eroico – continua Carmela nella sua lettera – perché se oggi posso farlo è grazie all’intervento coraggioso di questo militare, che da oggi mi ha dato la reale percezione di quanto possa essere importante il personale la Guardia Costiera. Non osiamo immaginare cosa sarebbe accaduto senza il provvidenziale intervento di questo ragazzo, arrivato quando stavamo pensando al peggio e avevamo quasi perso la speranza di salvarci. Grazie ancora Christopher – conclude -, perché non tutti si sarebbero comportati allo stesso modo, mettendo in pericolo la propria vita per salvare quella di altri».