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A San Benedetto Ullano c’era grande attesa per l’arrivo del presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begaj. La comunità locale, con la sindaca Rosaria Capparelli in testa, era in fermento, pronta ad accogliere con entusiasmo e rispetto il rappresentante del Paese d’oltre Adriatico, desideroso di rinsaldare i legami tra l’Albania e l’Arberia, la regione storica nel cuore della Calabria settentrionale.
Le strade del paese sono state addobbate con bandiere e decorazioni, mentre i cittadini si sono radunati in piazza, ansiosi di vedere da vicino il presidente Begaj e di mostrargli la loro ospitalità. I bambini hanno agitano per tutta la mattinata piccole bandiere albanesi, mentre gli anziani ricordavano con affetto i legami storici che uniscono i due popoli. Il tutto animato dal gruppo folkloristico Kreshiket e lirise (gli eroi della libertà).
La visita del presidente è stata un momento di grande importanza per la comunità, un’occasione per rafforzare i legami culturali, economici e sociali tra l’Albania e l’Arberia. I discorsi e gli incontri ufficiali si sono alternati dal 30 aprile, giorno dell’arrivo del Presidente in Italia, con momenti di festa e convivialità, simboli di una collaborazione e amicizia che si sperava proprio potesse crescere e prosperare nel tempo.
L’arrivo del presidente Begaj a San Benedetto Ullano è stato quindi un segno tangibile dell’importanza della cooperazione tra Albainia e Arberia e della volontà di costruire un futuro comune basato sulla solidarietà e il rispetto reciproco. Oggi San Benedetto Ullano si è vestita a festa, con i tradizionali vestiti arbereshe, così come nei giorni scorsi lo sono stati Lungro, Firmo e Acquaformosa.
«Per noi oggi è una giornata importante ed emozionante – ha affermato la prima cittadina Rosaria Capparelli – per rinsaldare il rapporto e il legame tra la nostra comunità e l’Albania. L’obiettivo è quello di tramandare tradizioni, cultura e lingua anche alle nuove generazioni. Essere minoranza linguistica ci arricchisce e ne andiamo fieri, e dobbiamo fare ogni sforzo possibile per poter tutelare questo enorme patrimonio».
Le parole del Presidente Begaj
«È per me motivo di orgoglio essere qui», ha detto Begaj incontrando la stampa dopo aver visitato il piccolo paese arbëresh. «È vero che il nostro sangue è disperso, ma la nostalgia per la nostra Madre Patria non ha mai fatto dimenticare la nostra unione. Tutti i giorni attraverso le vostre storie e le vostre tradizioni resta vivo quel “nutrimento” che lega voi all’Albania. Un sentimento vivo anche negli occhi e nei canti dei tanti bambini che sto incontrando in Calabria e qui a San Benedetto Ullano. È compito mio ma anche dei sindaci delle comunità arbëreshe calabresi tramandare la cultura della lingua albanese anche nelle nuove generazioni».
Begaj ha quindi lodato il contributo della Fondazione arbëreshe in Calabria. «Ringrazio – ha proseguito – anche il presidente della Calabria Occhiuto e tutti i sindaci che hanno permesso questa serie di incontri. Mi fa piacere che si è creata questa collaborazione tra le istituzioni calabresi e quelle albanesi. Dobbiamo agire con programmi di scambi culturali». E ancora: «L’Albania non è più il Paese che hanno lasciato i vostri antenati ma neanche quello degli anni ’90. L’Albania è un Paese che guarda al futuro e ai rapporti di collaborazione e integrazione europea. Con l’Italia ci divide solo il mare, e ci lega una profonda amicizia. Solo collaborando possiamo tutelare quello che è nostro, così come appunto le minoranze linguistiche».