A Paola è stato eseguito un sequestro preventivo di diverse strutture riconducibili a un’attività di ristorazione situata a ridosso della costa. Il provvedimento arriva al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola, guidata dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, e rappresenta un nuovo intervento a tutela del territorio e della legalità urbanistica.

L’operazione è stata condotta dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Paola, confermando una collaborazione ormai consolidata tra le diverse forze dello Stato impegnate nel contrasto agli illeciti sul demanio marittimo.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i manufatti finiti sotto sequestro sarebbero stati realizzati in assenza delle necessarie autorizzazioni, in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici, ambientali e sismici. Un elemento tutt’altro che secondario, considerato l’elevato valore naturalistico della costa dell’alto Tirreno cosentino.

La fascia costiera calabrese rappresenta infatti un patrimonio di grande pregio, la cui salvaguardia è affidata a un articolato sistema di norme pensato per garantire uno sviluppo sostenibile. I vincoli non costituiscono meri ostacoli burocratici, ma strumenti fondamentali per evitare trasformazioni irreversibili del paesaggio, soprattutto in zone a forte vocazione turistica.

Il sequestro delle strutture di ristorazione a Paola si inserisce in un più ampio contesto di controlli intensificati negli ultimi anni. La crescente pressione antropica sulle coste ha reso necessario un rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei confronti di strutture che, pur presentandosi come temporanee o stagionali, finiscono per incidere in modo permanente sull’ambiente.

In questo scenario, il ruolo della Guardia Costiera si conferma centrale non solo nella sicurezza in mare, ma anche nella tutela ambientale e nel controllo dell’uso corretto del demanio. L’area di competenza dell’Ufficio Marittimo di Cetraro, strategica e delicata, richiede un monitoraggio costante per evitare che il confine tra sviluppo economico e illegalità venga superato.