Il sindaco ieri è rientrato di corsa in città mentre partecipava ad una riunione sui TIS a Cosenza. La presidente del Consiglio Rosellina Madeo: «La gente vuole girare per strada senza paura»
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Dopo l’ennesimo episodio di violenza sul lungomare di Rossano, dove una persona è stata raggiunta da un colpo di pistola a seguito di una violenta scazzottata, si registra forte indignazione in città. Sui social nette le prese di posizione del sindaco Flavio Stasi e della presidente del consiglio di Corigliano Rossano Rosellina Madeo. I due hanno stigmatizzato il nuovo fatto di cronaca che caratterizza un’estate molto calda in riva allo Ionio, non solo per le temperature raggiunte in questi giorni dal termometro.
Sono in corso le indagini, con la popolazione e le Istituzioni che si augurano la stessa rapidità con cui si è venuto a capo dei recenti casi di violenza dei primi giorni del periodo feriale. Nel mentre la delusione è tanta ed emerge anche dalle parole del primo cittadino, che ieri è rientrato di corsa da Cosenza dove stava partecipando ad una riunione per il futuro dei TIS.
L’amarezza di Stasi
«Ho preferito lasciare lincontro per recarmi sul posto – ha scritto in un post -. Credo di interpretare il pensiero di tutti i cittadini dicendo che ora si è superato il segno. Qualunque sia stata l'origine e l'entità del fatto, non é più accettabile che certi episodi possano ripetersi, a qualunque latitudine del nostro territorio ed in qualsiasi ora. Basta. Sostengo ed ho fiducia nello Stato, conosco il valore ed il lavoro delle nostre forze dell'ordine; allo stesso tempo ora mi aspetto, a nome dell'intera comunità, risposte efficaci ed urgenti. Non chiedo azioni deterrenti, ma precise e definitive. Questo gruppo di squinternati criminali senza controllo sono veleno per la città. Ora devono essere individuati e fermati, ora ci si deve concentrare giorno e notte su questo.
Madeo: «Basta fermarsi alle parole»
La presidente del Consiglio, Rosellina Madeo, viggia sulla stessa lunghezza d’onda. «Si continua a scrivere Calabria straordinaria quasi come fosse un mantra declinato infinite volte per convincere noi stessi e l’opinione pubblica. Quasi come se ripeterlo equivalesse a rendere questa meravigliosa seppur aspra regione straordinaria nelle infrastrutture che mancano, nell’occupazione che non c’è, nelle occasioni perse e nelle opportunità che si scrivono sulla carta ma che non si concretizzano mai nella realtà. L’ennesimo episodio di violenza in pieno giorno e in un tratto di lungomare ad alta affluenza mi indigna, mi delude e divide cuore e mente a metà tra la consapevolezza che questo territorio è ben altro da questi fatti incresciosi di cronaca e il rischio che a furia di sostenere che questi sono episodi isolati da stigmatizzare intanto la società perbene arretra e il male avanza».
Poi ancora: «Dico con forza che bisogna smetterla di fermarci alle parole e iniziare a lavorare ognuno nel suo ruolo per dare pace sociale, evitare strumentalizzazioni. L’accaduto ovviamente non ci rappresenta, non siamo responsabili. C’è una parte buona, che è la maggioranza, che vuole uscire da questa situazione e girare per la propria città senza paura. Sostengo e condivido completamente ogni parola delll’appello del Sindaco Flavio Stasi ed anche io “ho fiducia nello Stato, conosco il valore ed il lavoro delle nostre forze dell'ordine; allo stesso tempo ora mi aspetto, a nome dell'intera comunità, risposte efficaci ed urgenti. Non chiedo azioni deterrenti, ma risposte efficaci ed urgenti”».