Scarcerato William Zupo. Rispetto agli altri provvedimenti emessi dal tribunale del Riesame di Catanzaro in tema di narcotraffico, questa volta si parla di una presunta tentata estorsione mafiosa ai danni di un’attività commerciale cosentina. Per la Dda l’indagato, sottoposto inizialmente alla misura cautelare della custodia in carcere, avrebbe concorso con Carlo Bruno nel tentativo di estorcere denaro alla persona offesa.

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La difesa, rappresentata dall’avvocato Angelo Pugliese e Giuseppe Stabile, ha sminuito il ruolo dell’assistito durante l’udienza camerale. Zupo infatti era stato arrestato in flagranza di reato allorquando cercò di posizionare una bottiglia incendiaria davanti all’attività ristorativa. I difensori hanno quindi ottenuto un provvedimento cautelare favorevole. Sullo stesso fatto il Riesame ha annullato l’ordinanza anche a Carlo Bruno, quale presunto mandante della tentata estorsione. L’avvocato Cristian Cristiano sul punto ha sostenuto che Bruno non era a conoscenza delle finalità delittuose. Carlo Bruno, tuttavia, rimane in carcere per il capo d’accusa relativo al narcotraffico.