“Testa di Serpente“, atto secondo. È stata fissata la data del processo d’appello contro gli imputati che hanno scelto di farsi giudicare con il rito ordinario. Parliamo dell’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro il gruppo degli Abbruzzese “Banana” di via Popilia. Nel procedimento penale tuttavia sono stati coinvolti anche soggetti che, secondo la procura, sarebbero vicini a Roberto Porcaro, ex “reggente” della cosca degli italiani di Cosenza.

In primo grado sono stati condannati tutti gli imputati con pene severe. Sono stati ricostruiti diverse ipotesi di reato, tra i quali un tentato omicidio e una presunta estorsione ai danni di un testimone di giustizia, nonché una presunta tentata estorsione nei confronti di un imprenditore di Montalto Uffugo.

Il processo di secondo grado vedrà alla sbarra i seguenti imputati:

  • Luigi Abbruzzese (15 anni e 3 mesi in primo grado)
  • Marco Abbruzzese (18 anni e 3 mesi in primo grado)
  • Nicola Abbruzzese (15 anni e 3 mesi in primo grado)
  • Franco Abbruzzese (9 anni e 6 mesi in primo grado)
  • Domenico Iaccino (6 anni e 2 mesi in primo grado)
  • Francesco Casella (6 anni e 2 mesi e 20 giorni in primo grado)
  • Pasquale Paco Germano (2 anni e 4 mesi in primo grado)
  • Adamo Attento (6 anni e 2 mesi e 20 giorni in primo grado)
  • Alberto Turboli (2 anni e un mese in primo grado)
  • Giovanni Drago (2 anni e 8 mesi in primo grado)
  • Andrea Greco (9 anni e 6 mesi in primo grado)
  • Antonio Marotta (9 anni e 6 mesi in primo grado)
  • Antonio Abruzzese (7 anni e 6 mesi in primo grado)
  • Antonio Bevilacqua (7 anni e 6 mesi in primo grado)
  • Claudio Alushi (7 anni e 8 mesi in primo grado)

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Filippo Cinnante, Mariarosa Bugliari, Maurizio Nucci, Fiorella Bozzarello, Matteo Cristiani, Antonio Quintieri, Giorgia Greco, Cesare Badolato, Antonio Sanvito, Angela Caputo, Giuseppe Belcastro, Gaetano Maria Bernaudo, Cristian Cristiano, Vincenzo Guglielmo Belvedere e Cristian Bilotta. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Endria Greco, Anna Colombo ed Eleonora Apolloni.