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Sono arrivate dal Marocco con una valigia carica di aspettative. Questo viaggio lo sognavano da tempo e grazie all’Erasmus +, da qualche giorno sono in Italia, a Cosenza, per frequentare la facoltà di Informatica all’Unical. Purtroppo per loro, a quanto pare, non c’è posto. Nessun alloggio è disponibile per Wiåm, Nour-Elhouda e Marwa, che hanno appena vent’anni. L’Università ha fatto sapere che la versione Plus dell’Erasmus non contempla la possibilità di recuperare un alloggio in automatico, anche se copre le spese. Ce lo racconta Ahmed Berraou, presidente regionale dell’Ucoii (Unione comunità islamiche italiane). «Ormai è più di una settimana che sto seguendo queste tre ragazze per aiutarle a trovare un tetto, a quanto pare è impossibile trovarne uno nell’intera area urbana». Inutile anche il giro per agenzie immobiliari, inutile rispondere agli annunci. «Una volta che ci presentiamo e vedono che le ragazze hanno il velo si comincia un po’ a tergiversare». Il proprietario di una casa, sulle prime aveva dato disponibilità, salvo poi tirarsi indietro all’ultimo momento.
«Sono sole, non parlano l’italiano, ma francese e inglese, e adesso non sanno cosa fare». Ahmed ha contattato anche il consolato marocchino che ha tentato di mettersi in contatto con l’Unical, ma i giorni passano e le speranze di trovare casa diminuiscono. Ahmed ha bussato a ogni porta: associazioni, fondazioni, fino ad arrivare all’Agenzia della Casa, istituita a Cosenza nell’ambito di Agenda Urbana. «Ci hanno detto di pazientare, ma nel frattempo sono trascorsi altri cinque giorni».
«In alcuni casi, invece di un “no” ci chiedono prezzi così alti che dobbiamo rifiutare. Per un appartamento nei dintorni di Montalto il proprietario ha chiesto oltre agli 800 euro mensili, caparre e anticipi per un totale di quasi tremila euro in un colpo solo, troppo per chiunque».
Wiåm, Nour-Elhouda e Marwa resteranno qui solo per cinque mesi, tanto dura il progetto, ma rischiano di esaurire le risorse prima, perché al momento hanno trovato alloggio in un B&B. «Hanno la disponibilità di pagare, certo, non cercano certo una casa gratis, ma a un prezzo ragionevole – dice Berraou -. Non hanno esigenze particolari, e sono ragazze serie e studiose. Cosenza è sempre stata una città accogliente, spero lo sia anche adesso».