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di A. B.
Il docufilm Mirabile Visione: Inferno, prodotto da Starway Multimedia e diretto da Matteo Gagliardi è tornato ieri nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Il primo capitolo di una trilogia dedicata agli altri cantici del poema è stato proiettato ieri a Cosenza al Cinema Citrigno in occasione del Dantedì, Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri. Per andare avanti bisogna scendere dentro noi stessi, questo il filo conduttore della trama.
Dante Alighieri è condannato all’esilio a causa di un’ ingiustizia subita. In questo momento di profonda crisi, Dante è costretto a fermarsi e ad affrontare un dolore con cui probabilmente non avrebbe mai pensato di doversi confrontare. Il poeta, lontano dalla sua amata Firenze e da tutti i suoi affetti, affronta un lutto che lo porterà a mettere in gioco tutta la sua forza d’animo per poterlo superare. A tale scopo, Dante decide di intraprendere un grande viaggio dentro se stesso, in modo da ritrovarsi per poter poi andare avanti.
La professoressa Argenti e Padre Guglielmo
Mirabile Visione: Inferno parte dalle illustrazioni ottocentesche del pittore Francesco Scaramuzza, un artista che dedicò gran parte della sua vita alla rappresentazione del mondo creato dal poeta fiorentino. La Professoressa Argenti e Padre Guglielmo fanno rivivere l’opera di Dante: il contributo della professoressa Argenti, che analizza Dante secondo una chiave politica e sociale, e quello di Padre Guglielmo, che invece scava all’interno dei versi per tirarne fuori il messaggio cristiano più profondo. La Divina Commedia è una riflessione sulla condizione umana.
Nel girone dell’Inferno, Dante mette i politici e la loro superbia, l’invidia e la loro avarizia. In questo canto, mette anche la Chiesa caduta in condizioni di depravazione morale e corruzione. Dante elenca le cause all’origine delle ingiustizie e delle guerre: superbia, invidia, avarizia e ingordigia. Cause universali che rendono i messaggi di questa grande opera sempre attuali. La Divina Commedia viene utilizzata ancora una volta per leggere il nostro presente. Da questo presupposto nasce l’idea di Mirabile Visione: Inferno.
Non è un caso che il Dantedì 2024, Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri, cade proprio il 25 marzo: la data corrisponde al giorno dell’anno 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura”, iniziando il suo viaggio. Mirabile Visione: Inferno racconta e illustra i mali e le contraddizioni della nostra epoca con una drammaticità che rapisce. Offre, inoltre, al pubblico lo spunto ideale affinché ogni individuo possa diventare più forte e consapevole nel far proprio un messaggio, quello della speranza e della rinascita.