Il disegno di legge sul femminicidio è stato approvato all'unanimità al Senato con 161 voti favorevoli.

Subito dopo è partito un applauso in Aula. E il presidente Ignazio La Russa ha dichiarato: «Sono estremamente lieto di questo risultato che testimonia come sui temi importanti il Senato sappia esprimersi senza distinzioni di appartenenza. Grazie a tutti i senatori e le senatrici». Il ddl passerà ora alla Camera per l'approvazione definitiva. Su richiesta del capogruppo leghista Massimiliano Romeo, il voto si è svolto con il sistema elettronico.

Il testo, di iniziativa governativa e frutto di una mediazione fra i gruppi in commissione, introduce l'articolo 577 bis del codice penale che disciplina il reato di femminicidio e punisce con l'ergastolo chiunque provochi la morte di una donna, "commettendo il fatto con atti di discriminazione o di odio verso la vittima in quanto donna, ovvero qualora il fatto di reato sia volto a reprimere l'esercizio dei diritti, delle libertà ovvero della personalità della donna". Previste anche norme sui benefici penitenziari nei confronti dei condannati per femminicidio, e altre che rafforzano gli obblighi di formazione per la lotta alla violenza sulle donne e alla violenza domestica.

Il disegno di legge sul femminicidio è stato approvato all'unanimità al Senato con 161 voti favorevoli.

Subito dopo è partito un applauso in Aula. E il presidente Ignazio La Russa ha aggiunto: «Sono estremamente lieto di questo risultato che testimonia come sui temi importanti il Senato sappia esprimersi senza distinzioni di appartenenza. Grazie a tutti i senatori e le senatrici». Il ddl passerà ora alla Camera per l'approvazione definitiva. Su richiesta del capogruppo leghista Massimiliano Romeo, il voto si è svolto con il sistema elettronico.