«Educare la cittadinanza alla conoscenza del patrimonio artistico, culturale, ambientale e paesaggistico». È una missione ambiziosa ma realistica al tempo stesso quella del FAI che, gli scorsi 11 e 12 ottobre, ha “aperto” ai visitatori una splendida serie di siti calabresi.

La presidente regionale del FAI Laura Carratelli descrive il successo delle “Giornate d’Autunno” ed elenca le destinazioni che il Fondo Ambiente Italiano ha selezionato per l’edizione 2025. 

«In provincia di Cosenza, il FAI gestisce i Giganti della Sila e la riserva del Fallistro, che ci sono stati affidati dall’Ente Parco. Passeggiare al loro cospetto, è un’esperienza di grande impatto emotivo. Di recente, abbiamo ricevuto in dono Casina Mollo, uno dei pochi casi di cessione da privati a livello nazionale».

Altro itinerario proposto dal FAI per le “Giornate d’Autunno” il ponte di Annibale, nel comune di Scigliano, ricadente nella proprietà della famiglia Micciulli. Il ponte, oggi monumento storico nazionale, fu costruito nel 121 A.C. e faceva parte della via Popilia.Venne distrutto dai Romani per arrestare la fuga di Annibale verso il mare, e poi ricostruito. «Oltre ai nostri volontari – spiega la presidente del FAI calabrese Laura Carratelli – i visitatori hanno avuto come guida d’eccezione il sindaco di Scigliano Raffaele Pane, che li ha condotti alla scoperta di grandi gioielli, come le chiese e l’antico palazzo Talarico».

Dalla provincia di Cosenza a quella di Catanzaro, con la suggestiva Badolato, conosciuta come il “Borgo della vita lenta”. La presidente FAI racconta: «Il Fondo ambiente italiano ha ottenuto l’apertura straordinaria di Villa Paparo e di Castello Gallelli, che si trova a Badolato Marina. I privati sono sempre contenti di ospitarci nelle loro antiche dimore, soprattutto perché sono consapevoli che le visite del FAI sono organizzate con cura e si svolgono nel massimo rispetto».

A Reggio Calabria, il FAI ha invece offerto la possibilità di inoltrarsi tra i vicoli di Oppido Mamertina, dove il 35% del territorio è stato dichiarato di rilevante interesse ambientale: qui i visitatori hanno ammirato il bellissimo Museo di arte sacra.

Sempre in provincia di Reggio Calabria, molto apprezzata è stata l’esperienza vissuta presso le Terme di Galatro, che si trovano a poca distanza dal centro storico, in una vallata ricca di boschi e uliveti. Le terme sono alimentate dalla sorgente S.Elia, le cui acque scaturiscono a una temperatura di trentasette gradi e sono indicate per la cura delle malattie reumatiche, ginecologiche, dermatologiche e delle vie respiratorie.

A Crotone le “Giornate d’Autunno” del FAI hanno assunto la forma dell’avventura, con l’escursione nelle Grotte di Verzino, un suggestivo insediamento scavato nella roccia che fu antica dimora dei monaci basiliani.

Infine, Vibo Valentia dove, in via eccezionale, al FAI sono state aperte le porte della Capitaneria di Porto: l’occasione ideale per scoprire da vicino la storia, i mezzi e le attività di una istituzione militare che ogni giorno tutela il mare e la sicurezza dei cittadini.

Le “Giornate d’Autunno” sono finalizzate alla raccolta di donazioni che il FAI utilizza per tutelare i beni che sono sotto la sua gestione diretta. La presidente regionale Laura Carratelli aggiunge: «Annualmente pubblichiamo un bando, per l’aggiudicazione di risorse destinate al restauro dei “Luoghi del Cuore” che i cittadini possono segnalarci sul sito del Fondo ambiente italiano. Troppo spesso, durante le nostre visite, infatti sentiamo dire “com’è bello, non sapevo che esistesse, ma com’è ridotto male”. Il FAI svolge un ruolo sussidiario rispetto a quello dello Stato in quella che è la salvaguardia  del patrimonio culturale. La speranza è quella di riportare a nuova luce tesori dimenticati».