La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel mondo del calcio. Jorge Eliecer Bolaño Correa, ex centrocampista colombiano con un passato importante in Serie A, è morto all’età di 47 anni in seguito a un duplice infarto. A riportare la tragica notizia è stato il canale Win Sports, in diretta televisiva durante il match tra Junior e Medellín, nel programma sportivo “El Metro”. In poche ore, la notizia ha fatto il giro del mondo, lasciando sgomenti tifosi, colleghi ed ex compagni di squadra.

Jorge Bolaño è stato un volto noto per gli appassionati di calcio degli anni Novanta e Duemila. In Italia ha indossato le maglie di Parma, Sampdoria, Lecce e Modena, conquistandosi la stima degli addetti ai lavori e dei tifosi per il suo spirito combattivo, la grinta e il talento tecnico. Dopo il ritiro, aveva deciso di restare vicino al mondo del pallone, lavorando con i giovani e partecipando a programmi sportivi come commentatore.

Una tragedia improvvisa

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, Bolaño avrebbe accusato un primo infarto durante una festa di famiglia, probabilmente in occasione di un compleanno. Si sarebbe improvvisamente accasciato, costringendo i presenti a richiedere l’intervento immediato dei soccorsi. Trasportato in clinica, ha purtroppo subito un secondo arresto cardiaco che si è rivelato fatale. I medici hanno tentato ogni possibile manovra di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare.

Una morte improvvisa e tragica, che ha gettato nello sconforto non solo la sua famiglia, ma anche il mondo del calcio colombiano e internazionale.

Il cordoglio del mondo del calcio

La notizia della scomparsa di Jorge Bolaño ha generato una lunga serie di messaggi di cordoglio sui social. Ex compagni di squadra, club italiani e sudamericani, tifosi e giornalisti hanno voluto ricordare l’uomo oltre che il calciatore. Il Parma Calcio, squadra con cui ha trascorso la parte più importante della sua carriera italiana, ha pubblicato un messaggio ufficiale: “Ci ha lasciati Jorge Bolaño, protagonista indimenticato della nostra storia. Tutto il Parma si stringe attorno alla sua famiglia. Ciao Jorge”.

Anche la Sampdoria ha omaggiato il suo ex giocatore con un post sui canali ufficiali: “Un guerriero in campo e un uomo rispettato fuori. Addio, Jorge”.

Toccante anche il messaggio della Federazione Colombiana di Calcio, che ha ricordato la sua esperienza con la maglia della nazionale e il contributo dato alla crescita del calcio colombiano negli anni più difficili.

Dalla Colombia all’Italia: una carriera di sacrificio e passione

Nato a Santa Marta nel 1977, Bolaño si è fatto conoscere con la maglia dell’Atlético Junior di Barranquilla. Il suo talento non è passato inosservato, tanto da meritarsi la chiamata della nazionale colombiana già in giovane età. Ha fatto parte della generazione d’oro che ha rappresentato la Colombia ai Mondiali di Francia ’98 e ha collezionato 36 presenze con la selezione maggiore.

Nel 1999 sbarca in Italia, al Parma, in un’epoca d’oro per il club emiliano. In squadra c’erano Buffon, Cannavaro, Thuram, Verón e Crespo: Bolaño entra in punta di piedi, ma col tempo riesce a ritagliarsi il suo spazio. Rimane in Emilia per sette anni, con due parentesi in prestito alla Sampdoria (2002-2003) e al Lecce (2005-2006). Chiude la sua carriera italiana al Modena nel 2007, prima di tornare in patria per l’ultimo capitolo con l’Atlético Junior.

In campo era un centrocampista di lotta e di sostanza, spesso impiegato come mediano davanti alla difesa. Non segnava molto, ma era preziosissimo per l’equilibrio della squadra. Giocatore silenzioso, umile, di quelli che lavorano nell’ombra, ma fondamentali per l’assetto tattico.

Una nuova vita nel calcio, tra giovani e TV

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Bolaño non si è mai allontanato dal mondo che lo aveva reso celebre. Ha collaborato con varie accademie calcistiche in Colombia, mettendosi al servizio dei più giovani e contribuendo alla formazione di nuove leve. Il suo approccio, improntato su disciplina, tecnica e valori umani, era molto apprezzato.

Parallelamente aveva intrapreso anche una carriera come opinionista e commentatore televisivo, portando la sua esperienza e il suo sguardo analitico nei programmi sportivi locali. Sempre pacato, mai sopra le righe, veniva stimato per la competenza e la sensibilità con cui affrontava anche i temi più delicati.

Il ricordo dei tifosi italiani

Per i tifosi italiani, il nome di Jorge Bolaño è legato in particolare agli anni del Parma di Tanzi, della Coppa UEFA, della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Sebbene non fosse un titolarissimo, si fece amare per la sua disponibilità e per l’atteggiamento sempre positivo. Era uno di quei giocatori che non facevano rumore, ma che si facevano voler bene.

In Liguria, la sua stagione alla Sampdoria è ricordata con affetto: 26 presenze e un gol, con tanta sostanza in mezzo al campo. Anche Lecce e Modena hanno voluto omaggiare il loro ex tesserato con post commemorativi, a testimonianza dell’impronta che ha lasciato ovunque abbia giocato.