Il reclamo di Raoul Bova contro la diffusione degli audio privati, inviati alla modella Martina Ceretti, è stato depositato al Garante della Privacy. Ad assistere l'attore Annamaria Bernardini De Pace, sua ex suocera. "È un uomo perbene, l’ho apprezzato perché invece di cedere alle richieste ha denunciato subito il tentativo di estorsione", afferma all’Adnkronos l'avvocato. "Ci sono le indagini in corso, vedremo chi l’ha fatta questa tentata estorsione", sottolinea.

L'avvocato assiste l'attore, suo ex genero, anche nella causa civile relativa all'affidamento dei figli avuti con la ex compagna Rocio Munoz Morales. «Speravo trovassero un accordo, vediamo, magari non servirà il mio intervento», dichiara.

La vicenda

Circa due settimane fa sul cellulare di Raoul Bova sarebbe arrivato un messaggio anonimo. Il mittente avvertiva l'attore che alcune sue conversazioni private con la modella e influencer Martina Ceretti sarebbero potute essere diffuse, danneggiandolo. L'attore non ha ceduto. Pochi giorni dopo, il 21 luglio, quelle chat sono diventate pubbliche, nel podcast 'Falsissimo' di Fabrizio Corona.

Le indagini sono coordinate dal pm Eliana Dolce. Il numero da cui è partito il tentato ricatto risulta intestato a un prestanome. "Corona, già condannato in passato per estorsioni, non è indagato. Il fascicolo è contro ignoti. Ma i pm valutano anche l'ipotesi della ricettazione - riporta il quotidiano La Repubblica - se chi ha diffuso quei contenuti era consapevole dell'origine illecita potrebbe aver commesso un reato".