Food truck, sagre e festival enogastronomici finiscono nel mirino dei Carabinieri del Nas, che hanno avviato una vasta operazione nazionale per contrastare il rischio di intossicazioni alimentari da botulino.

Il giro di vite arriva dopo i casi di morti sospette registrati in Calabria e Sardegna, che hanno acceso i riflettori su un problema ancora molto attuale per la salute pubblica.

I numeri dei controlli

Dal 1° gennaio al 12 agosto 2025, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha effettuato 86 controlli in tutta Italia. In almeno 40 casi sono emerse irregolarità che hanno reso necessari sequestri e sanzioni immediate.

  • Strutture controllate: 76
  • Strutture sequestrate: 10
  • Prodotti bloccati: 778 kg di alimenti e 120 litri di liquidi
  • Valore commerciale dei sequestri: 608.170 euro (300mila negli ultimi giorni)
  • Sanzioni amministrative: 43, per un totale di 36.617 euro
  • Violazioni penali: 6, con 38 persone segnalate alle autorità

L’attività dei Nas ha colpito sia piccoli punti ristoro mobili che fiere e manifestazioni regionali, confermando un fenomeno diffuso e con potenziali ricadute gravi sulla sicurezza alimentare.

Le inchieste giudiziarie

Dopo i tre decessi legati a panini contaminati, la Procura di Paola ha disposto il sequestro del food truck ritenuto responsabile. Anche la magistratura sarda ha avviato verifiche sulle filiere sospette.

Il caso ha riacceso l’allarme su un problema che l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) monitora da anni. Dal 2001 al 2024 sono stati segnalati in Italia 1.276 casi clinici sospetti di botulismo, con 574 conferme di laboratorio.

Una tradizione a rischio

Il botulismo in Italia è ancora oggi associato in gran parte all’ingestione di conserve fatte in casa. «L’Italia è famosa per i suoi metodi tradizionali di conservazione degli alimenti, ma se non eseguiti correttamente possono rappresentare un serio rischio», spiega a LaPresse Fabrizio Anniballi, responsabile del Centro di riferimento nazionale per il Botulino dell’Iss.

Tra il 2001 e il 2024 il 91,6% dei casi confermati (526 su 574) era dovuto a botulismo alimentare. Il tasso di letalità complessivo si attesta al 2,6%, in calo rispetto al passato (3,8% nel 2001-2011). «Il miglioramento – osserva Anniballi – è legato alle migliori capacità diagnostiche e di intervento sanitario».

Il trend attuale

Il sistema di sorveglianza nazionale riceve in media 53 segnalazioni l’anno e ne conferma circa 24. L’Iss segnala un trend in leggero aumento, attribuito però al perfezionamento delle diagnosi più che a una maggiore diffusione della malattia.