Colpo di scena sull’omicidio di Chiara Poggi, per il quale è in carcere Alberto Stasi, condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione nel 2015: la Procura di Pavia, infatti, ha iscritto nel registro degli indagati, per lo stesso omicidio, Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, oggi 37enne e, all’epoca 19enne.

A far riaprire il caso, le tracce genetiche ritrovate sul corpo della ragazza che, in un primo momento, erano invece state considerate non utilizzabili: materiale che, secondo la Procura di Pavia, non apparterrebbe ad Alberto Stasi, bensì proprio ad Andrea Sempio che frequentava la villetta di via Pascoli e, nei giorni precedenti al delitto, aveva avuto frequenti contatti telefonici con Chiara.

Il nome di Andrea Sempio era già emerso nel 2016, dopo che la difesa di Stasi aveva presentato una perizia che certificava la presenza del suo Dna sotto alle unghie della vittima. Un anno dopo, però, la vicenda era stata archiviata per decisione dell’allora procuratore di Pavia Mario Venditti che aveva sostenuto l’assoluta infondatezza del coinvolgimento di Sempio e la correttezza delle indagini svolte.

Adesso, invece, è proprio la Procura di Pavia, attualmente guidata da Fabio Napoleone, a sostenere che quel materiale genetico sia perfettamente utilizzabile ai fini della indagine. Il 37enne è indagato per concorso in omicidio: l’ipotesi teorica è che se veramente è stato Alberto Stasi ad assassinare Chiara Poggi, lo ha fatto insieme ad almeno un’altra persona.