Dieci scienziati danno consigli al governo su cosa fare in questo delicato momento della pandemia. Tra gli studiosi figurano Luca Ricolfi, Giuseppe Valditara, Andrea Crisanti e Giovanni Orsina. «Il Governo faccia ora quanto non si è fatto prima. Un decalogo per salvare l’Italia. Noi pensiamo che quello che non è stato fatto fra maggio e ottobre debba assolutamente essere fatto ora che l’epidemia è riesplosa e stiamo per vivere un nuovo lockdown – dicono i firmatari della petizione – per evitare che anche questa volta i sacrifici degli italiani siano dispersi al vento. Sono dieci le cose non fatte e che vanno fatte ora. Serve questa volta un impegno preciso e solenne del governo, che ne indichi costi, fasi di avanzamento e date di conclusione».

La petizione, dopo aver sottolineato che alla luce della Costituzione il coordinamento e la programmazione delle politiche di tutela della salute degli italiani erano di competenza del premier Conte e dei suoi ministri, elenca i 10 punti strategici: tamponi di massa, scuole in sicurezza, dati epidemiologici accessibili, tracciamento, assembramenti e sanzioni, terapie intensive, distanziamento sui mezzi pubblici, vaccini antinfluenzali, medicina del territorio, Covid hotel. «Basta tentennamenti. Su queste materie si gioca la possibilità del Paese di rialzarsi»