Un’altra giornata difficile in Italia per l’emergenza coronavirus. Aumentano i morti: oggi 349 decessi. La nota lieta, però, è il numero odierno dei guariti: 414. In conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, il professor Franco Locatelli ha illustrato la situazione in cinque punti, mentre il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli ha spiegato il caso “mascherine“. I dati di oggi, tuttavia, sono parziali: al conteggio finale mancano i numeri della regione Puglia e della provincia autonoma di Trento.

I dati aggiornati in Italia

  • 27.980 i casi totali, le persone attualmente positive sono 23.073, 2.158 deceduti e 2.749 guariti.

Tra i 23.073 positivi:

  • 10.197 si trovano in isolamento domiciliare
  • 11.025 ricoverati con sintomi
  • 1.851 in terapia intensiva

Le regioni italiane colpite dal coronavirus

  • 10861 in Lombardia
  • 3088 in Emilia Romagna
  • 2274 in Veneto
  • 1405 in Piemonte
  • 1185 nelle Marche
  • 841 in Toscana
  • 602 in Trentino AltoAdige (dato on completo per la provincia autonoma di Trento)
  • 575 in Liguria
  • 472 nel Lazio
  • 363 in Campania
  • 346 in Friuli Venezia Giulia
  • 212 in Puglia (dato non aggiornato)
  • 203 in Sicilia
  • 165 in Abruzzo
  • 159 in Umbria
  • 105 in Sardegna
  • 103 in Valle d’Aosta
  • 87 in Calabria (LEGGI TUTTI I DATI)
  • 15 in Molise
  • 12 in Basilicata

Il professor Locatelli: «In campo le migliori risorse del Paese»

Il professor Franco Locatelli oggi ha ringraziato i donatori di sangue, il personale sanitario, le forze dell’ordine e le forze armate. «La situazione emergenziale sta mettendo in campo le migliori risorse e intelligenze del nostro Paese. La stiamo affrontando nella maniera più efficace possibile, cercando di ridurre l’impatto per la salute dei cittadini». Il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, inoltre, ha detto che «il ministero della Salute sta conducendo uno sforzo enorme in tutte le sue articolazioni per rendere omogenei i piani di trattamento per i pazienti Covid-19, così come le strategie comuni per i pazienti più critici».

https://www.facebook.com/DPCgov/videos/213650886710962/

Secondo Locatelli, è fondamentale condurre studi rigorosi «che vadano a testare e documentare l’efficacia clinica di approcci mirati sia per evitare la replica virale sia per le strategie a ridurre l’iper-infiammazione, che causa il deterioramento polmonare e la morte del paziente». E poi è importante «elaborare modalità innovativa, consentire agilità e dare risposte immediate, accelerando gli studi clinici» ha concluso il professor Franco Locatelli.