Dazn ha inviato una lettera a circa 2mila utenti pirata che hanno guardato le partite di Serie A tramite IPTV illegale, senza abbonamento. La pay tv chiede il versamento di 500 euro a titolo di indennizzo forfettario, con l’impegno a non reiterare l’illecito. In caso contrario, si legge nella missiva, si procederà ad azioni giudiziarie che potrebbero portare a risarcimenti per migliaia di euro, equivalenti a dieci anni di abbonamenti legali.

Le indagini della Guardia di Finanza

L’elenco dei destinatari è frutto di un’ampia inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalle procure di Lecce, Bologna, Cagliari, Napoli e Catania. Le operazioni hanno permesso di smantellare una rete IPTV che diffondeva contenuti protetti da copyright, risalendo ai fruitori attraverso dati anagrafici, bancari e geografici.

Gli utenti individuati erano già stati sanzionati come acquirenti di abbonamenti illegali, in violazione della Legge sul diritto d’autore (n. 633/41). Le autorità giudiziarie hanno autorizzato la trasmissione dei dati a Dazn e agli altri broadcaster titolari dei diritti.

«Guardare illegalmente contenuti non è gratis, non è furbo e non è senza conseguenze», ha dichiarato Stefano Azzi, amministratore delegato di Dazn Italia.

Soddisfazione anche dalla Lega Serie A: «Finalmente finisce l’epoca dell’impunità. Chi sbaglia paga», ha affermato l’ad Luigi De Siervo, sottolineando che la lotta alla pirateria «si stringe di mese in mese».

Il generale Crescenzo Sciaraffa, comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Gdf, ha evidenziato come alcuni utenti sanzionati abbiano scelto di collaborare con le Fiamme Gialle, fornendo informazioni utili a risalire agli organizzatori delle piattaforme illegali. «La pirateria alimenta evasione fiscale, lavoro nero, riciclaggio e criminalità organizzata», ha sottolineato.

Con oltre 2.500 utenti già sanzionati nel 2025 e altri 3.000 in fase di identificazione, la stretta sui “pezzotti” segna una svolta nella tutela dei diritti televisivi. Dazn punta a chiudere bonariamente, ma il messaggio è chiaro: la pirateria non è più tollerata.