Da decenni, Miss Italia rappresenta un’istituzione della cultura pop italiana. Nato nel 1946, il concorso ha lanciato volti iconici del cinema e della televisione, ma negli ultimi anni ha subito un progressivo declino, fino a essere escluso dai palinsesti Rai nel 2013. Patrizia Mirigliani, figlia dello storico patron Enzo, non ci sta e, in un’intervista al Corriere della Sera, ha lanciato accuse precise: la Rai avrebbe boicottato il concorso e un certo tipo di femminismo avrebbe contribuito alla sua marginalizzazione. La Mirigliani ha anche puntato il dito contro l’ex vincitrice Miriam Leone, accusandola di ingratitudine. Ma cosa sta succedendo davvero a Miss Italia? Ha ancora un ruolo nella società contemporanea o è un relitto di un’altra epoca?

L’esclusione di Miss Italia dalla Rai: boicottaggio o semplice evoluzione?

Nel 2013, la Rai decise di non trasmettere più Miss Italia, segnando una rottura netta con il passato. Secondo Patrizia Mirigliani, questa decisione fu presa da Giancarlo Leone, allora direttore di rete, ma fu anche influenzata da tre donne potenti: Laura Boldrini, Anna Maria Tarantola e Marinella Soldi. Queste figure avrebbero espresso posizioni fortemente critiche nei confronti del concorso, ritenendolo anacronistico e non in linea con un’idea più moderna di rappresentazione femminile in TV.

Per la Mirigliani, invece, la bellezza è stata demonizzata e Miss Italia ha subito un’ingiusta condanna. La sua difesa è chiara: il concorso non è solo una sfilata di ragazze in costume da bagno, ma una piattaforma che ha lanciato carriere brillanti, da Sophia Loren a Gina Lollobrigida, fino a Miriam Leone. Ma i tempi sono cambiati e molte donne oggi considerano Miss Italia un concetto superato, una competizione che riduce il valore femminile all’estetica.

Miriam Leone e l’accusa di ingratitudine

Tra le dichiarazioni più discusse dell’intervista, quella su Miriam Leone ha sollevato molte polemiche. Leone, vincitrice del concorso nel 2008, ha poi intrapreso una carriera di successo nel cinema e in televisione, diventando un volto amato dal pubblico e della critica. Tuttavia, secondo Mirigliani, l’attrice non ha mai mostrato riconoscenza verso Miss Italia e non ha mai accettato l’invito a tornare, nemmeno per un’apparizione simbolica. “Lo ha fatto perfino Sophia Loren, due volte, e ho detto tutto”, ha affermato Mirigliani, lasciando intendere che l’attrice siciliana abbia voluto prendere le distanze dal concorso.

Ma davvero una Miss deve sentirsi in dovere di tornare sui propri passi per ringraziare? Oppure Miriam Leone ha semplicemente fatto una scelta personale, preferendo non essere più associata a un format che oggi le sembra distante dalla sua identità artistica?

Il documentario Miss Italia non deve morire: una narrazione impietosa

Il 26 febbraio arriverà su Netflix il documentario Miss Italia non deve morire, che racconta la storia del concorso tra luci e ombre. Mirigliani ha ammesso di aver trovato il ritratto molto duro, tanto da non riuscire a dormire dopo averlo visto. Il documentario non è una celebrazione, ma un’analisi senza filtri di un fenomeno che ha segnato la cultura italiana e che oggi lotta per la sopravvivenza.

Tra le scene più discusse, quelle che riguardano il figlio di Patrizia Mirigliani, Nicola, la cui storia personale ha segnato profondamente la patron del concorso. Nicola ha lottato per vent’anni contro la tossicodipendenza e ha avuto problemi con la giustizia per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Mirigliani ha parlato apertamente del loro rapporto difficile, spiegando che ora il figlio ha trovato stabilità accanto a una compagna lontana dal mondo dello spettacolo.

Miss Italia e il femminismo: un contrasto insanabile?

Uno dei temi più caldi dell’intervista riguarda l’idea che Miss Italia sia stata vittima di un certo tipo di femminismo. Mirigliani sostiene che la bellezza sia stata mortificata e che il concorso sia stato costretto quasi a giustificare la propria esistenza. Ma è davvero così?

Molte esponenti femministe hanno criticato Miss Italia per il suo focus sull’apparenza e la sua incapacità di adeguarsi ai tempi. Altri, invece, sostengono che il concorso possa evolversi senza rinunciare alla sua essenza, magari trasformandosi in una competizione che valorizzi anche altri aspetti della personalità delle concorrenti. Il dibattito è aperto: Miss Italia è ancora rilevante o appartiene a un mondo che non esiste più?

Il futuro di Miss Italia: un concorso destinato a sparire?

Miss Italia è ormai fuori dai palinsesti televisivi principali e, sebbene continui a svolgersi, ha perso molto della sua centralità culturale. Le nuove generazioni sembrano più interessate a piattaforme come Instagram e TikTok per emergere, piuttosto che a un concorso di bellezza tradizionale. Il concorso, una volta considerato il trampolino di lancio per aspiranti star, sembra aver perso il suo appeal.

Patrizia Mirigliani continua a difenderlo con passione, ma la vera domanda è se Miss Italia sia ancora in grado di rinnovarsi o se il suo tempo sia definitivamente passato. Il documentario di Netflix potrebbe riaccendere l’interesse o segnare il definitivo addio a un’epoca ormai lontana.

Una cosa è certa: Miss Italia non muore senza combattere.