Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha annunciato che nelle prossime ore firmerà il decreto per lo stato di mobilitazione nazionale. La decisione arriva dopo la richiesta avanzata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito la città e la provincia.

L’allarme dopo il terremoto

La notte scorsa Napoli è stata svegliata da un forte terremoto, con una delle scosse più intense che ha raggiunto magnitudo 4.4. Il sisma ha generato paura tra la popolazione, spingendo molti cittadini a uscire dalle proprie abitazioni. Il fenomeno sismico è stato avvertito chiaramente anche nelle zone limitrofe, con numerose segnalazioni giunte dalla provincia.

Dopo i primi momenti di tensione, le autorità locali hanno immediatamente avviato le verifiche necessarie per accertare eventuali danni a edifici e infrastrutture. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato che la situazione è sotto controllo, in attesa di ulteriori valutazioni da parte degli esperti.

La richiesta della Regione Campania e la risposta del governo

Il presidente De Luca, insieme al prefetto di Napoli Michele Di Bari, ha chiesto ufficialmente al governo di decretare lo stato di mobilitazione nazionale. Questa misura consente di attivare risorse e strumenti straordinari per la gestione dell’emergenza, garantendo un coordinamento più efficace tra le istituzioni locali e nazionali.

Musumeci ha confermato di aver ricevuto la richiesta e di aver già avviato la procedura per la firma del decreto. “Ho ricevuto mezz’ora fa la richiesta e nelle prossime ore, dopo una breve istruttoria del Dipartimento di Protezione Civile, firmerò il decreto per la dichiarazione dello stato di mobilitazione”, ha dichiarato il ministro ai microfoni di RaiNews24.

Cosa significa lo stato di mobilitazione nazionale

Lo stato di mobilitazione nazionale rappresenta uno strumento importante per la gestione delle emergenze, poiché consente di attivare risorse straordinarie e di velocizzare l’organizzazione degli interventi sul territorio.

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha spiegato che questa misura permette di avere a disposizione più risorse per pianificare e gestire al meglio l’emergenza. Tuttavia, il presidente De Luca ha precisato che la situazione non è tale da richiedere uno stato di allarme generale: “Non dobbiamo chiudere tutto, ma attendiamo valutazioni rigorose da parte delle strutture scientifiche per definire il livello di prevenzione da adottare”.

Le prossime mosse della Protezione Civile

Dopo l’approvazione dello stato di mobilitazione nazionale, la Protezione Civile potrà operare con maggiore rapidità nell’assistenza alla popolazione e nel monitoraggio del territorio. Gli esperti continueranno a valutare la situazione sismica per capire se le scosse rientrino in una normale attività tettonica o se possano preannunciare eventi di maggiore entità.

Nel frattempo, le autorità locali invitano i cittadini alla prudenza e a seguire le indicazioni ufficiali per garantire la massima sicurezza in caso di nuove scosse.