Un boato violentissimo ha svegliato questa mattina i cittadini di Roma. Poco dopo le 8, una stazione di servizio Gpl è esplosa in via Gordiani, nel quartiere Villa De Sanctis, provocando un gigantesco incendio, un’enorme nube di fumo visibile da chilometri e danni gravi a edifici, automobili e strutture vicine. I primi bilanci parlano di almeno dieci feriti, alcuni in modo grave. Tra loro anche vigili del fuoco, poliziotti e operatori del 118, travolti dalla deflagrazione mentre erano già presenti sul posto per un intervento.

Secondo le prime ricostruzioni, a causare l’esplosione sarebbe stato il distacco di una pompa da una cisterna di gas, urtata da un mezzo pesante. Quando i soccorritori sono arrivati, la cisterna è esplosa, investendo tutto e tutti.

“Una scena apocalittica”, raccontano i residenti. “Sembrava una bomba”.

L’incendio e la nube visibile in tutta Roma

Le immagini diffuse sui social parlano da sole: un fungo di fuoco si è alzato dalla stazione di servizio, seguito da una densa colonna di fumo nera che ha oscurato il cielo sopra la zona Casilina. L’aria è diventata irrespirabile nel giro di pochi minuti: cenere, odore di gas e bruciato hanno invaso i palazzi vicini, spingendo decine di famiglie a scappare in strada in preda al panico.

Numerose abitazioni sono state danneggiate, con vetri in frantumi, porte divelte e infissi saltati. Almeno due edifici sono stati evacuati per sicurezza. Danni ingenti anche al liceo Kant, dove la forza dell’esplosione ha scardinato finestre e porte. Fortunatamente, all’interno della scuola non c’era nessuno: gli esami di maturità si erano conclusi proprio ieri.

Deposito giudiziario e automobili in fiamme

A rendere ancora più drammatica la situazione è stato l’incendio che ha coinvolto anche un deposito giudiziario situato alle spalle del distributore. Le fiamme hanno raggiunto decine di veicoli parcheggiati all’interno, facendo esplodere serbatoi e alimentando l’incendio. Diverse auto sono carbonizzate, mentre i vigili del fuoco continuano a lavorare per domare i roghi e mettere in sicurezza l’intera area, completamente transennata.

Sul posto operano numerose squadre dei Vigili del Fuoco, reparti della Polizia di Stato, Carabinieri e volontari della Protezione Civile. È stato istituito un cordone di sicurezza e interdetto l’accesso a un ampio perimetro attorno alla stazione.

L’intervento dei soccorsi: feriti gravi e ricoveri urgenti

Tra i primi a essere travolti dall’esplosione ci sono proprio i soccorritori, giunti in via Gordiani dopo la segnalazione di un camion che avrebbe urtato una conduttura della cisterna. Alcuni testimoni raccontano di aver visto uscire fumo prima dello scoppio. Poi, pochi istanti dopo, la devastazione.

Almeno tre poliziotti, un vigile del fuoco e alcuni operatori del 118 sono rimasti feriti dalle fiamme o dall’onda d’urto. Una donna che passava in auto lungo la via è rimasta avvolta dalle fiamme ed è in gravi condizioni. Complessivamente, almeno cinque persone sono state trasportate in ospedale, due delle quali in camera iperbarica al Policlinico Umberto I per gravi ustioni da inalazione.

“Il Numero Unico per le Emergenze 112 è stato preso d’assalto”, spiegano fonti sanitarie. “I centralini sono in tilt, continuiamo a ricevere segnalazioni e richieste d’aiuto”.

Panico tra i residenti, aria irrespirabile e danni diffusi

Il boato è stato così forte da essere avvertito in numerosi quartieri di Roma, anche a chilometri di distanza. In zona Casilina e Centocelle le finestre hanno tremato, in molte case sono andati in frantumi i vetri, e la gente è corsa in strada pensando si trattasse di un terremoto o di una bomba. In molti hanno descritto una scossa simile a un’esplosione di guerra.

La puzza di gas e la cenere si sono diffuse rapidamente, rendendo l’aria irrespirabile. Alcuni residenti sono stati assistiti per crisi respiratorie e panico. Il traffico in tutta l’area è stato deviato, e le autorità stanno valutando la stabilità degli edifici colpiti.

Le reazioni istituzionali: Meloni aggiornata, Gualtieri segue l’emergenza

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata prontamente informata dell’accaduto e ha contattato il sindaco Roberto Gualtieri per avere aggiornamenti. Il premier resterà costantemente informato tramite il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Sul posto si è recato anche l’assessore alle Periferie di Roma Capitale, Giuseppe Battaglia, per un primo sopralluogo e per coordinare le operazioni di assistenza. “Seguiamo con apprensione quanto sta accadendo nei pressi di Villa De Sanctis”, ha dichiarato Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma e Lazio, chiedendo la sospensione delle attività lavorative nella zona per agevolare i soccorsi e mettere in sicurezza la popolazione.

Le indagini: ipotesi incidente tecnico, ma la procura apre un fascicolo

Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe stata causata da un danno meccanico a una pompa collegata alla cisterna di Gpl. A urtare la struttura sarebbe stato un mezzo pesante, ma la dinamica esatta è ancora al vaglio degli inquirenti. La procura di Roma ha già aperto un fascicolo d’indagine: i rilievi tecnici sono in corso, con la collaborazione del Nucleo NBCR dei vigili del fuoco (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) per escludere altre tipologie di rischio.

Si indaga anche su eventuali violazioni delle norme di sicurezza e su possibili negligenze nella manutenzione dell’impianto.