Un rapporto clandestino con una donna sposata finisce in tribunale: risarcimento solo per lei, mentre il sacerdote si dimette e chiede perdono ai fedeli
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Un amore proibito, nato lontano dagli occhi indiscreti ma destinato a diventare di dominio pubblico, ha scosso una piccola comunità italiana. Un sacerdote di provincia ha deciso di lasciare la tonaca dopo che la sua relazione con una donna sposata è venuta alla luce, trasformandosi in un caso tanto imbarazzante quanto curioso.
La storia ha avuto il sapore del gossip di paese. Tutto è cominciato con incontri segreti tra i due amanti, fino a quando il marito della donna, venuto a conoscenza della liaison, ha deciso di portare la vicenda in tribunale.
Il giudice ha stabilito un risarcimento di 15mila euro in favore del marito, da versare però solo dalla donna, ritenuta responsabile del danno morale. Il sacerdote, pur coinvolto sentimentalmente, è stato escluso da ogni obbligo economico, diventando così una sorta di “ospite” in questa singolare commedia romantica finita tra i faldoni della giustizia civile.
La diocesi, informata dei fatti, ha preso posizione: il prete ha rassegnato le dimissioni, ammettendo la propria “responsabilità morale” e chiedendo pubblicamente perdono ai fedeli. Una conclusione che, seppur priva di conseguenze penali, ha lasciato un’eco di mormorii e battute maliziose nelle vie del paese.
In fondo, quella che poteva essere una semplice storia d’amore è diventata un piccolo caso mediatico, con tanto di sentenza e coda di pettegolezzi. Un episodio che dimostra come, talvolta, il confine tra passione privata e scandalo pubblico sia molto più sottile di quanto si immagini.