Dice alla moglie di essere a una cena di lavoro, ma viene ripreso in un video pubblicitario con un’altra donna. Lo spot finisce sui social e il tradimento viene scoperto: scatta la denuncia e il caso arriva al Codacons.
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Doveva essere una tranquilla serata “di lavoro”, una di quelle cene che iniziano con una stretta di mano e finiscono con il conto diviso. Almeno così aveva raccontato alla moglie. Peccato che, mentre lui era seduto al ristorante con un’altra donna, qualcuno stesse girando un video promozionale con l’entusiasmo di chi pensa di immortalare solo piatti fumanti e calici luccicanti. Invece, insieme al risotto e all’arredamento di design, è finita nello spot anche una bugia servita fredda.
Il video, montato e pubblicato sui social con orgoglio dal locale, ha fatto il suo dovere: è stato visto, condiviso e apprezzato. Soprattutto da una spettatrice molto attenta, la moglie dell’uomo, che ha riconosciuto il marito in versione “cliente felice” accanto a una compagnia non esattamente prevista dal menù matrimoniale. A quel punto la pubblicità ha centrato l’obiettivo, ma non quello sperato: la scoperta del tradimento ha avuto un effetto immediato e l’uomo si è ritrovato fuori casa più velocemente di quanto un algoritmo possa dire “like”.
Come se non bastasse la figuraccia sentimentale, la storia ha preso una piega ufficiale. L’uomo si è rivolto al Codacons, sostenendo di essere stato ripreso e inserito nello spot senza alcuna informazione né consenso. L’associazione ha reso pubblica la vicenda e ora valuta il da farsi, tra iniziative civili e possibili segnalazioni al Garante per la protezione dei dati personali. Insomma, dal tavolo del ristorante alle aule istituzionali il passo è stato breve.
Secondo il Codacons, riprendere i clienti e diffondere le immagini senza un consenso chiaro sarebbe inaccettabile, soprattutto quando l’esposizione mediatica produce “conseguenze imprevedibili”. In questo caso, più che imprevedibili, sono state fin troppo chiare: una crisi familiare, una vita privata messa in piazza e un danno che ora potrebbe tradursi in richiesta di risarcimento.
La morale? Nell’era dei social e degli smartphone sempre accesi, anche una cena “innocente” può trasformarsi in una prova schiacciante. Prima di ordinare il dessert, forse conviene controllare non solo il conto, ma anche se qualcuno sta girando un video. Perché oggi, a tradire, non è solo l’infedeltà: è l’algoritmo.


