Nel suo atteso discorso al Congresso, Donald Trump ha proclamato il ritorno dell’America con il consueto stile diretto e provocatorio. Il presidente degli Stati Uniti ha affrontato una vasta gamma di temi, tra cui economia, politica estera e cultura, delineando una visione che, secondo lui, porterà il Paese verso una “nuova età dell’oro”.

Un’America in crisi e la promessa di rinascita

Trump ha dipinto un quadro fosco della situazione ereditata, parlando di immigrazione incontrollata, inflazione e criminalità. Ha rivendicato di aver già compiuto in 43 giorni più di quanto altre amministrazioni abbiano fatto in anni, suscitando l’entusiasmo dei Repubblicani e la freddezza dei Democratici.

Russia, Ucraina e geopolitica

Sul fronte internazionale, Trump ha affermato di aver ricevuto segnali di apertura dalla Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, sostenendo che anche Zelensky sarebbe pronto a negoziare sotto la sua leadership. Dichiarazioni che potrebbero ridefinire la politica estera americana.

Dazi e protezionismo

Il presidente ha ribadito la necessità di dazi per difendere i posti di lavoro americani, minimizzando le possibili ripercussioni economiche. “Ci saranno piccoli disordini, ma saranno gestibili”, ha assicurato.

Attacchi al politicamente corretto e lodi a Musk

Trump ha dichiarato di aver messo fine alla “dittatura woke”, guadagnandosi applausi tra i conservatori. Ha poi elogiato Elon Musk, presente in aula, per il suo contributo all’economia e alla libertà di parola.

Ambizioni territoriali: Groenlandia, Panama e Marte

Trump ha ribadito la volontà di annettere la Groenlandia, lasciando aperta ogni possibilità. Ha poi affermato che gli Stati Uniti si riprenderanno il Canale di Panama e ha promesso missioni su Marte e oltre.

Verso un’età dell’oro

Concludendo il discorso, Trump ha esortato gli americani a prepararsi per “un futuro incredibile”, proclamando che “l’età dell’oro dell’America è appena cominciata”.