Addio all’illusione dei viaggi low cost: piazzole, lodge tent e servizi balneari rincarano, anche se per cani e gatti è l’estate dei saldi
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Non è la soluzione più comoda, ma di sicuro è quella che profuma di avventura. Il campeggio continua a essere scelto da chi vuole svegliarsi con il frinire delle cicale o con il rumore delle onde, inseguendo quell’idea di libertà che solo la vita all’aria aperta sa dare. Ma scordatevi la vacanza a basso costo di una volta: la pandemia ha spinto molti italiani a riscoprire tende e camper, e oggi l’aumento della domanda si traduce in un listino sempre più simile a quello di un hotel di fascia media.
Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, i costi per una settimana in alta stagione sono saliti in media del 2% rispetto al 2024, ma questa è solo una media. Nei dettagli emergono scatti molto più decisi, soprattutto per i servizi che trasformano la vita in campeggio da spartana a comoda.
Una famiglia tipo, con due adulti e due bambini, che scelga la tenda o il camper in una località balneare, oggi spende in media 1.577 euro per sette giorni, il 3,4% in più rispetto all’anno scorso. Dentro ci sta tutto: piazzola, ingressi, pasti e servizi balneari. Ma la voce che pesa davvero è il cibo, tra spesa nello spaccio, consumazioni al bar e un paio di cene al ristorante del campeggio. In totale fanno 727,60 euro per settimana, quasi metà del budget complessivo, e con un rincaro del 2,3% che da solo può far rimpiangere i panini da casa.
Le altre spese non sono più tenere. Il servizio balneare, cioè lettini e ombrelloni, arriva a 227,60 euro per sette giorni, con un balzo del 12,3% che non passa inosservato. La tenda grande costa 22,17 euro a notte, il 7% in più, e le lodge tent, il lato glamour del campeggio, salgono anch’esse del 7%, a 149,30 euro a notte. Persino l’auto e la moto fanno la loro parte, rispettivamente a 7,84 e 4,29 euro al giorno, entrambe in crescita del 6%.
E se invece si punta a una vacanza più comoda, i conti diventano da brivido: un bungalow supera i 2.600 euro a settimana, con un aumento del 2,5%, mentre il glamping in lodge tent arriva a 2.415 euro, il 4,9% in più del 2024. In pratica, campeggiare bene oggi può costare quasi come un resort.
Eppure non tutte le voci vanno in salita. La piazzola per tenda, roulotte o camper scende leggermente, da 29,86 a 29,67 euro al giorno, circa l’1% in meno, e la vera sorpresa è il cane: 5,57 euro al giorno, con un calo del 16%. Segno che i campeggi puntano forte sul turismo pet friendly, sempre più strategico per famiglie che non vogliono lasciare a casa il loro amico a quattro zampe. In fondo, un cane che paga meno di un lettino in spiaggia è un piccolo lusso al contrario di questa estate di rincari.
I campeggi, del resto, non fanno eccezione in un’estate 2025 in cui tutto sembra costare di più. Spiagge e hotel hanno ritoccato i listini, e i parchi acquatici sono finiti nel mirino delle associazioni dei consumatori per il caro-ristorazione. Federconsumatori parla di prezzi da salasso, mentre le strutture replicano che si mangia comunque a cifre inferiori rispetto a un fast food. Unico vero respiro per le famiglie è arrivato dai centri estivi per i bambini, ormai indispensabili per chi continua a lavorare a giugno e luglio: il costo medio del tempo pieno è sceso del 7% rispetto all’anno scorso.
Insomma, il campeggio resta una scelta di cuore, tra libertà e natura, ma la libertà, oggi, ha un prezzo. Quello di un’avventura che profuma di pino marittimo e di pasta al sugo sul fornelletto, ma che tra lodge tent e servizi balneari rischia di costare quanto un tre stelle sul lungomare.