La tensione tra Elon Musk e la sua figlia transgender, Vivian Jenna Wilson, continua a crescere. Recentemente, Vivian ha lanciato nuove accuse contro il padre, sostenendo che Elon abbia utilizzato la fecondazione in vitro con selezione del sesso per assicurarsi figli maschi.

In un post pubblicato su Threads, Vivian ha espresso i suoi dubbi riguardo alle intenzioni del padre al momento del suo concepimento, affermando: “Il sesso che mi è stato assegnato alla nascita era una merce che è stata comprata e pagata. Quindi, quando ero femminile da bambina e poi sono diventata transgender, mi sono rivolta contro il prodotto che veniva venduto. Quella aspettativa di mascolinità contro cui ho dovuto ribellarmi per tutta la vita è stata una transazione monetaria. Una transazione monetaria. UNA TRANSAZIONE MONETARIA.”

Elon Musk ha avuto almeno 14 figli, molti dei quali concepiti tramite fecondazione in vitro. Tuttavia, non è chiaro se la selezione del sesso fosse parte del processo. Non è noto come Vivian sia giunta alla conclusione che il padre avesse scelto intenzionalmente un embrione maschio nel suo caso specifico.

La relazione tra Elon e Vivian si è deteriorata nel tempo. Nel 2022, Vivian ha legalmente cambiato il suo nome e genere, adottando il cognome della madre per prendere le distanze dal padre. Elon Musk ha attribuito l’allontanamento della figlia all’influenza di ideologie “neo-marxiste” nelle scuole d’élite.

Le recenti accuse di Vivian aggiungono ulteriore contesto al conflitto con Elon Musk, che si è intensificato dopo il suo coming out come transgender. La situazione evidenzia le complesse dinamiche familiari e le sfide affrontate dalle persone transgender nel cercare accettazione all’interno delle loro famiglie.