La consigliera di minoranza ha rilasciato una dura dichiarazione pubblica per denunciare quella che definisce una serie di episodi di ostruzionismo e la negazione di basilari diritti procedurali, culminati in una grave violazione della democrazia
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È scontro aperto tra la minoranza consiliare e la maggioranza nel Comune di Cassano All'Ionio, all'indomani della seduta consiliare di lunedì 24 novembre. La consigliera Sara Russo solleva perplessità fin dall'inizio dei lavori, contestando la gestione dei tempi e delle comunicazioni. La critica più veemente, tuttavia, è rivolta al Presidente del Consiglio, Sofia Maimone, per non averle concesso la facoltà di interrompere i lavori per una contestazione regolamentare.
«Noi, consiglieri di minoranza, conosciamo molto bene il regolamento del Consiglio Comunale - esordisce Sara Russo - conosciamo bene anche l'articolo 28 del regolamento che prevede l'interruzione dei lavori per un richiamo al regolamento. Un richiamo al regolamento a cui io ho fatto ricorso durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri sera – continua Russo - ma che il Presidente ha pensato bene di non concedermi questo mio diritto facendo venire meno così il mio diritto da consigliere comunale ma facendo venire meno una cosa ancora più importante che è quella della democrazia».
La sua richiesta, accusa la consigliera, sarebbe stata liquidata frettolosamente: «Rigettando così la mia richiesta con un semplice andiamo avanti». La Russo interpreta l'azione come un tentativo preordinato di silenziare l'opposizione: «Questo perché? Perché ieri sera si è fatto di tutto affinché la minoranza prendesse la parola il meno possibile.»
Un altro punto di aspro contrasto riguarda l'approvazione del nuovo Regolamento Comunale per l’organizzazione delle Celebrazioni delle Promesse di Matrimonio, Matrimoni Civili e Costituzioni Unioni Civili. Secondo la minoranza, la maggioranza avrebbe proceduto all'approvazione del punto all'ordine del giorno senza concedere la dovuta discussione né la dichiarazione di voto.
«Un'altra cosa molto grave che è accaduta ieri sera – incalza Sara Russo - è stato il fatto che la maggioranza ha proceduto ad approvare, se così si può dire, il nuovo regolamento comunale senza che si discutesse il punto. Non ci hanno dato la parola per discutere quel nuovo regolamento e senza che si potesse fare una dichiarazione di voto.» La minoranza, dichiara la consigliera, era «assolutamente contraria all'approvazione di questo regolamento», una posizione che avrebbero voluto formalizzare in aula.
Il motivo del dissenso risiede nel contenuto del nuovo atto. Il regolamento, infatti, disciplinerebbe non solo le modalità e gli orari per le promesse di matrimonio, ma introdurrebbe anche costi e penalità. «Perché cari concittadini all'interno di questo regolamento non solo viene regolamentato il modo, le sedi, gli orari dello svolgimento delle promesse di matrimonio ma sono state introdotte delle tariffe.» La consigliera ribadisce come lei e la collega Carmen Gaudiano si fossero già opposte all'introduzione delle nuove tariffe in Commissione e avrebbero voluto reiterare la contrarietà nella sede più opportuna, il Consiglio Comunale, ma «Purtroppo non ci è stato concesso».
Russo porta poi un esempio specifico, evidenziando la rigidità delle nuove sanzioni: «Oltre alle tariffe in questo nuovo regolamento comunale vengono inserite anche una serie di sanzioni. Se ad esempio una coppia vuole svolgere il proprio matrimonio civile all'interno dell'aula consiliare e intende portare un intrattenimento musicale lo può fare ma l'intrattenimento musicale non deve andare oltre i 10 minuti altrimenti la coppia verrà sanzionata».
Le dichiarazioni della consigliera Russo minano le dinamiche interne al Consiglio Comunale di Cassano All'Ionio. La negazione di diritti procedurali basilari, come la facoltà di richiamare il regolamento o di esprimere una dichiarazione di voto su un atto amministrativo, sminuisce il ruolo della minoranza e l'essenza stessa del confronto democratico in una sede istituzionale.
L'accusa di aver approvato un regolamento, che tocca aspetti sensibili della vita civile e introduce nuove imposizioni economiche, persino con clausole apparentemente draconiane come quella sull'intrattenimento musicale per i matrimoni, senza consentire la discussione, si proietta verso una preoccupante tendenza a bypassare il dibattito, per quanto nelle dichiarazioni della Russo, in nome della rapidità decisionale. In democrazia, la maggioranza governa ma l'opposizione deve poter controllare e criticare.
L'episodio riferito dalla consigliera Russo, oltre ai colleghi Papasso, Fasanella e Gaudiano, pone l'interrogativo cruciale sul rispetto di questo equilibrio fondamentale. In conclusione al suo messaggio, annuncia che l'opposizione renderà pubblico il testo approvato, in quanto il diritto di discussione della minoranza è stato «negato arbitrariamente. Provvederemo comunque a pubblicare l'intero regolamento che ieri sera è stato approvato in maniera tale che tutta la cittadinanza possa avere contezza di quella che era la nostra richiesta di far valere un vostro diritto e che purtroppo ci è stato negato». La palla passa ora alla maggioranza.

