Si è presentato di buon mattino, alle 6, accanto alla statua del nonno, lo storico e amato sindaco di Cosenza. Giacomo Mancini ha scelto un’alba simbolica per registrare e pubblicare un video di protesta contro la decisione dell’amministrazione comunale guidata da Franz Caruso. Lo scontro politico va avanti da settimane e si arricchisce ogni volta di nuovi elementi.

L’attuale primo cittadino ha infatti inviato una nuova PEC alla Fondazione intitolata a Giacomo Mancini senior, ribadendo l’ordine di sfratto e rinnovando la volontà di rimuovere la statua dedicata all’ex Leone Socialista. Una scelta che ha scatenato l’ira del nipote, pronto a difendere l’eredità del nonno con ogni mezzo. Per Giacomo Mancini, la decisione di Caruso rappresenta «un abuso e un arbitrio». Nel video pubblicato questa mattina, l’ex parlamentare non ha nascosto la sua indignazione, denunciando quella che ritiene essere un’azione ingiustificata e pretestuosa.

Ma non si è fermato alle parole. Mancini ha lanciato un appello ai cittadini di Cosenza: ha chiesto a chiunque notasse strani movimenti intorno alla statua di avvisarlo immediatamente, in modo da poter intervenire senza esitazioni. Una vera e propria mobilitazione la sua, pertanto, a difesa di quello che considera un simbolo irrinunciabile della città.

La vicenda si inserisce in un contesto di forti tensioni politiche e simboliche a Cosenza, con la figura di Giacomo Mancini senior che continua a essere al centro del dibattito pubblico. La risposta dell’amministrazione Caruso non si è fatta attendere: secondo il Comune, la rimozione della statua sarebbe motivata da esigenze di decoro urbano e regolamenti amministrativi. Una cosa è certa, però, battaglia per la memoria di Mancini senior è tutt’altro che chiusa, e si prospettano nuove azioni da parte del nipote per contrastare lo sfratto della statua che oggi continua a vegliare sulla città.