I gruppi “LiberaMente” e Uniti per Tutti” sollevano la questione e tirano in ballo il presidente del Consiglio comunale: «Continua a essere in una posizione conflittuale rispetto al ruolo istituzionale ricoperto»
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Fa discutere il caso della «lottizzazione McDonald’s» a Diamante. Alcuni gruppi consiliari di opposizione si chiedono cosa impedisca al Comune di stipulare la convenzione per la realizzazione di «un’opera obiettivamente strategica dal punto di vista occupazionale ed economico».
«In considerazione del fatto che il Comune di Diamante con nota prot. n.2369 del 31/01/2025 evidenziava problematiche di coordinamento tra il progetto della società Cosuit srl (Mc Donald’s) e la precedente lottizzazione della Cabrilia srl (Conad) – si legge in una nota – i consiglieri di opposizione, Marcello Pascale e Daniela Marsiglia del Gruppo Consiliare “LiberaMente”, Giuseppe Pascale del Gruppo Consiliare “Uniti per Tutti”, Antonio Cauteruccio del Gruppo Consiliare “Progresso” hanno inviato al Comando di Polizia Locale del Comune di Diamante e per conoscenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola, un’istanza di accertamento in materia urbanistica riguardante quella che ormai tutti conoscono come “lottizzazione Mc Donald’s”. Il tutto per capire quali siano le reali motivazioni che impediscono all’Ente Comune la stipula della convenzione per la realizzazione di un’opera obiettivamente strategica dal punto di vista occupazionale ed economico».
«Per la stesura di questo atto, ci corre l’obbligo ringraziare anche, e forse soprattutto, l’avvocato Francesco Liserre che ha condiviso con noi questo percorso e, in virtù delle proprie conoscenze giuridiche ha permesso di registrare un’azione precisa e puntuale dei fatti. La scelta di rientrare nei ranghi dopo la fervida attività condivisa con noi tutti negli ultimi mesi, in antitesi a certe logiche – spiegano ancora – ci rattrista ma non ci fa perdere di vista l’obiettivo ultimo che è il bene comune. Noi continuiamo a ritenere che il presidente del Consiglio continui ad essere in una posizione conflittuale rispetto al ruolo istituzionale ricoperto, dovendo difendere i propri diritti/interessi oggetto di contestazione da parte dell’Ente che istituzionalmente rappresenta. A cos’altro dobbiamo assistere? Ad ognuno – terminano – il proprio pensiero».