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La discarica di Sant’Agostino a Rende è stata per anni una delle principali problematiche ambientali della città, con gravi ripercussioni per i residenti delle contrade limitrofe, come Saporito, Sant’Agostino e il vicino comune di Castrolibero. Tuttavia, come spiegato in un articolo dello scorso 7 gennaio, il 2025 potrebbe rappresentare una svolta decisiva per il sito grazie all’importante stanziamento di 5,3 milioni di euro destinati alla sua bonifica. Il candidato a sindaco di Rende, Luciano Bonanno, ritiene che l’intervento sia (anche) il risultato di anni di battaglie politiche e attivismo, portate avanti con determinazione.
Bonifica della discarica di Sant’Agostino, percorso lungo 15 anni
Luciano Bonanno ha ricordato come il suo impegno attivo per la bonifica della discarica di Sant’Agostino di Rende sia iniziato nel 2011. «È grazie a quella dedizione che oggi possiamo parlare di una somma stanziata e di un progetto concreto – ha detto -. La discarica, inizialmente utilizzata per i rifiuti locali, si era trasformata in un vero e proprio punto di raccolta incontrollato per l’intera Calabria e persino per altre regioni del Sud Italia, come la Campania».
Ad oggi, il piano di caratterizzazione è stato completato, con carotaggi effettuati per analizzare la situazione del terreno. Il progetto definitivo è già stato affidato a un gruppo di tecnici specializzati, e si attende solo l’avvio dei lavori che dovrà avvenire entro la fine del 2025. «Finalmente, dopo anni di attese, siamo vicini a risolvere una questione che rappresentava una vera e propria bomba ecologica per il nostro territorio» ha aggiunto.
Un’area simbolo di degrado
La bonifica della discarica di Sant’Agostino di Rende non è solo un progetto ambientale, ma per Bonanno «anche un intervento fondamentale per la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini. L’area è stata per troppo tempo un simbolo di degrado e abbandono, con conseguenze dirette sulla salute delle comunità locali».
Nel suo comunicato, il candidato a sindaco ha sottolineato l’importanza di una politica vicina ai cittadini. «Oggi, Rende non ha bisogno di grandi scienziati, ma di persone che sappiano risolvere concretamente i problemi del territorio» ha concluso. Dei 5,4 milioini previsti dal finanziamento, 300mila euro erano destinati all’esecuzione del piano di caratterizzazione e alla redazione dell’eventuale analisi di rischio, i restanti 5 milioni alla redazione della progettazione definitiva/esecutiva e ai lavori della bonifica e messa in sicurezza dell’area.