di Donatella Bruni

Dal 6 al 9 giugno, in tutta Europa, si voterà per le elezioni europee. In palio, 705 seggi al Parlamento Europeo. La sfida più grande, in questa tornata elettorale, è coinvolgere i giovani nel processo di voto.

Elezioni europee 2024: perché si vota

Le elezioni europee 2024 si terranno a inizio giugno. In Italia, la tornata elettorale cadrà nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. Si vota per rieleggere i componenti del parlamento europeo, una delle sette istituzioni di cui è composta la struttura burocratica dell’Unione Europea. Prima della Brexit (parola che sta per Britain Exit, ovvero l’uscita del Regno Unito dall’UE), i seggi erano 751, scesi poi a 705.

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L’elezione diretta del parlamento europeo è diventata realtà nel 1979. Ad avere diritto al voto, oggi, sono tutti i cittadini italiani, o dell’Unione Europea con residenza in Italia, che hanno raggiunto la maggiore età. I votanti esprimono la propria preferenza, scegliendo candidati che rappresentano l’ordinamento partitico italiano. A loro volta, i candidati che saranno costituiranno gruppi politici, espressione delle principali correnti politiche europee: Partito Popolare Europeo – destra, Democratici – sinistra, Euroliberali – centro.

Perché è importante esercitare il diritto di voto alle elezioni europee 2024

Esercitare il proprio diritto di voto è condizione necessaria per le istituzioni democratiche. L’Unione Europea vive oggi la sfida della stabilità e della solidità. Votare alle elezioni europee 2024 significa far sentire la propria voce e difendere la libertà, l’uguaglianza e lo stato di diritto e avere così parte attiva nelle decisioni che il Parlamento prenderà.

Il Vecchio Continente deve rinsaldare la sua leadership e porsi come cardine delle relazioni geopolitiche. Deve, inoltre, incentivare la costruzione di una identità comune tra i cittadini e gestire l’integrazione, nel tessuto sociale, di chi proviene da altre realtà.

Altro obiettivo da raggiungere è il consolidamento degli standard di qualità dei servizi pubblici, in tutti i paesi dell’Unione: scuola, sanità, trasporti, grazie ai fondi europei devono essere gestiti efficientemente, per evitare differenze tra le regioni del Nord Europa e quelle del Sud.

Il voto dei giovani nelle elezioni europee 2024

Come raggiungere gli ambiziosi obiettivi che l’Unione Europea si pone? Puntando sull’elettorato attivo della Generazione Z, ovvero i nati tra la fine degli anni Novanta e gli anni Dieci del Duemila. Per coinvolgere i giovani a partecipare alle elezioni europee 2024, il Parlamento ha diffuso uno spot elettorale, avente per protagonisti anziani che esortano i giovani ad andare a votare. Le generazioni precedenti hanno vissuto un’Europa lacerata dai conflitti mondiali e ripartita rigidamente in confini, reali e socioeconomici. Oggi questi confini non esistono (o almeno, non sono così marcati come un tempo) ed è cruciale che questo status si conservi il più a lungo possibile.

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Per sensibilizzare i giovani sulla questione del voto alle elezioni europee del 2024, sono scesi in campo anche personalità del mondo dello spettacolo, quali Taylor Swift, Stromae, Rosalia, Maneskin.

La partecipazione dei giovani sembra in ogni caso, secondo alcuni sondaggi, adeguatamente assicurata. L’Eurobarometro stima che il 62% dei giovani italiani, tra i 15 e i 24 anni, apprezzi l’operato dell’Europarlamento. Il 71% dei cittadini europei ritiene che l’adesione all’Ue della propria nazione abbia rappresentato qualcosa di positivo; il 61% è ottimista sul futuro del continente. Il 67% dei giovani under 30 promette di recarsi alle urne, la settimana prossima.