In occasione della Giornata della Condivisione, l’assessora alle pari opportunità del comune di Rende, Lisa Sorrentino, è intervenuta portando i saluti istituzionali da parte dell’amministrazione comunale durante la premiazione a conclusione del progetto per le scuole “Pollicino e Alice, Adolescenti testimoni di parità”, promosso dalla Fondazione Lanzino sul contrasto alla violenza di genere.

L’incontro all’auditorium Guarasci è stata anche occasione per ricordare, a un anno dalla scomparsa, Franco Lanzino. «C’è da rabbrividire se si pensa che fino al 1996, cioè prima dell’entrata in vigore della legge n. 66 del 15 febbraio 1996, la violenza sessuale non fosse considerata un crimine contro la persona, bensì reato contro la pubblica morale. Per fortuna oggi sono stati fatti dei passi in avanti, ma non sono assolutamente sufficienti o risolutivi. La violenza di genere è ancora troppo diffusa e i femminicidi sono in constante aumento», ha asserito Sorrentino.

All’iniziativa, oltre a Matilde Spadafora che ha ripercorso le azioni svolte dalla Fondazione in questi anni grazie al lavoro di Lanzino, sono intervenute Simonetta Costanzo e Giovanna Infusino. «È necessario prevenire oltre che contrastare il fenomeno perché la violenza di genere non si manifesta solo attraverso le sue forme più cruente, ma anche in tante altre modalità e misure: la mancanza di rispetto e atteggiamenti comportamentali che spesso possono essere ignorati possono essere dei campanelli d’allarme. La scuola può fare molto per sviluppare e facilitare relazioni sane. Gli adolescenti possono essere realmente testimoni di parità. Attraverso l’insegnamento e l’educazione al rispetto è pensabile di arginare il ciclo di violenza contro le donne. Da parte loro le istituzioni hanno il compito e il dovere di sensibilizzare a tutti i livelli di governo il contrasto alla violenza di genere, oltre a incoraggiare, supportare e accompagnare attivamente la ricerca di soluzioni per costruire e attivare politiche efficaci di contrasto alla violenza maschile sulle donne, attivare risorse adeguate per finanziare interventi pluriennali sistematici per la protezione e l’integrazione sociale delle vittime», ha proseguito l’assessora.

«Il mio particolare ringraziamento va a Matilde Lanzino a tutte le istituzioni presenti oggi e a tutte le studentesse e gli studenti che mi hanno dato conferma di quanto sia importante una fase formativa educativa e soprattutto riflessiva. Attraverso sinergie tra le diverse realtà del territorio, è possibile creare una rete, atta a intercettare per tempo atteggiamenti e comportamenti troppo spesso sottovalutati, per sradicare quel sistema disvaloriale stereotipate e favorire buone pratiche che possono porre fine alla violenza di genere», ha concluso Sorrentino.