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Un Fellini strapieno ha accolto Matteo Salvini a Cosenza in teoria per presentare il suo libro, in realtà per tirare la volata ai suoi candidati alle Europee. A Cosenza quindi a Simona Loizzo e Sante Gagliardi, l’uomo che Orlandino Greco ha “prestato” alla causa leghista per queste elezioni. Così ad accogliere il Capitano ci sono gli studenti universitari con le t-shirt bianche e la scritta viola “Simona – con i giovani in Europa nel Mediterraneo”, tutto il suo staff dall’ex senatore Franco Bruno che dice che il generale Vannavi ha contenuti e non sarà una meteora e poi la gran fila di ex consiglieri comunali passati a Pontida.
C’è l’ex presidente di circoscrizione Massimo Colla che ha lanciato nell’agone politico suo figlio Matteo; c’è Francesca Lopez, Roberto Bartolomeo, l’ex assessore provinciale e poi di Rende Clelia Badolato, all’ex uddicino Santino Garofalo e tanti amministratori dei centri vicini.
Tutti lì per il Capitano che poi del volume non se ne è parlato affatto, tranne per la battuta finale di Salvini che al microfono urla che il suo libro è in offerta speciale «è gratis per i milanisti… paga la Loizzo, per gli juventini costa il doppio, per gli interisti il triplo». Tripudio finale di un pomeriggio in cui il popolo della Lega è galvanizzato, convinto com’è che in Calabria porterà a casa un ottimo risultato.
Simona Loizzo sprizza gioia da tutti i pori e ai nostri microfoni si sbilancia in un paragone ardito «Soltanto un altro ministro alle Infrastrutture ha fatto per la Calabria quello che sta facendo Matteo, era Giacomo Mancini»

Grande euforia quindi per un obiettivo che nessuno dice apertamente, ma che è presente nella testa di molti: quello di tallonare da vicino, se non superare Forza Italia qui in Calabria.
Il senatore Claudio Duringon, per molti l’artefice della recente campagna acquisti del Carroccio, conosce il valore della moderazione e si definisce un semplice operaio. Parla di una lista forte grazie al contributo di candidati come Simona Loizzo, il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, Santo Gagliardi e un gruppo dirigente locale competitivo a cui va aggiunto “l’appoggio esterno” di gente come Katya Gentile, Giuseppe Mattiani e Orlandino Greco. «Il Ponte ci ha dato una grossa mano con le adesioni di moltissimi amministratori dell’area del reggino. Faremo il risultato», conclude sicuro.
Non se la sente però di chiedere rimpasti alla luce dei nuovi equilibri che si registrano in consiglio regionale perché ha la rogna del Lazio. Allora parla di «querelle che usa impropriamente Forza Italia in altre regioni noi invece crediamo che si debba rispettare il risultato delle elezioni».
Prudenza usa anche Katya Gentile che parla di suo debutto ufficiale nel partito dopo la conferenza stampa alla quale Salvini era riuscito a partecipare solo telefonicamente. Sul rimpasto, invece, va molto cauta. Dice che per il momento bisogna concentrarsi sulla campagna elettorale in corso poi si vedrà «certo adesso la Lega può contare su sei consiglieri quindi penso che un minimo di riequilibrio si dovrà pur fare. Ma noi siamo parte della maggioranza, siamo sempre collaborativi e ritengo ci sia spazio per tutti». Il suo addio a Forza Italia e le motivazioni che lei ha spiegato sembrano dire il contrario. «Quando parlavo di scarso coinvolgimento non mi riferivo personalmente al presidente Occhiuto, ma al mio ex partito nel quale non c’era nessun confronto e le cose venivano calate dall’alto. Col presidente non ho nessun tipo di problema, le critiche erano rivolte al partito».
Insomma nessuno ovviamente lo ammette ma, per citare Occhiuto “competition is competition” e quelli della Lega sono in piena trance agonistica. L’assessore regionale Emma Staine prova così a buttare la palla dall’altra parte del campo. «La Lega avrà un ottimo risultato e il centrodestra lavora sempre come squadra. Ringraziamo la segretaria Schlein per il grande spot che ci ha fatto sul Ponte». Una battuta che lo stesso Salvini aveva ripetuto qualche minuto prima ai giornalisti.
La Loizzo gira per la sala dispensando baci e sorrisi a tutti, Orlandino Greco parla fitto con Duringon, Salvini si cimenta nel firma copie. Nessuno sembra notare il gran caldo. La squadra c’è e tutti scommettono sul risultato.