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*di Domenico Ziccarelli
Il Titanic affondò per un iceberg non visto bene dalle vedette, troppo giovani ed inesperte. Quella tragedia poteva essere evitata se all’epoca ci fossero stati gli strumenti di bordo che ci sono oggi. Trasbordando a Rende posso tranquillamente dire che contro il sindaco e l’amministrazione comunale non si è lanciato un iceberg, ma qualcosa di più potente.
Diciamolo, ciò che ha saputo realizzare Marcello Manna ancora è motivo di odio, paura, invidia. Per questo uomo mite, professionista stimato, agognato che mettendosi a disposizione della città e dell’incredulità di moltissimi è riuscito a conquistare il timone dell’iceberg istituzionale più ambito. Accusato di tante cose, riceve tanti proscioglimenti, ma qualcuno dice che dovrebbe dimettersi. Mai una volta che Marcello Manna e noi con lui abbiamo chiesto le dimissioni a coloro che avevano ed hanno procedimenti penali in corso. Perché un conto è la lotta politica un altro è l’odio, il rancore. Ho nelle orecchie la bella dichiarazione del sindaco Manna nel giorno dell’assoluzione dell’on. Principe e dei suoi compagni. Parole sincere.
Per Manna viceversa lui ed i suoi manifestano sprezzante colpevolismo, nonostante tutti i provvedimenti cautelari siano stati annullati. Ma si tratta di Manna, cioè colui che ha espugnato una roccaforte, non una (che poteva essere accidentale) ma due volte. Dimissioni, dimissioni. Un refrain assillante. Dimenticandosi del garantismo riformista, della presunzione di innocenza. Solo la corazza di Marcello Manna può aver impedito il disordine, il vuoto istituzionale. Dimissioni, dimissioni che dobbiamo riprendere il timone, il Titanic è nostro, noi siamo trasparenti, i depositari delle verità, che il garantismo vale solo per noi. Sono cinquant’anni che guidate il Titanic. E lo avete affondato voi, con i debiti, le cointeressenze, la sovrapposizione dei poteri, con l’arroganza che vi ha guidato ed ispirati. Dimissioni, dimissioni che siamo stati troppo tempo nella stiva, ora ci spetta la sala comando. Questo per fortuna lo decidono gli elettori, ne i giudici ne gli orchestrali che aspettano l’affondamento.
*assessore rendese con deleghe alla Protezione Civile, Polizia Municipale, decentramento, attività produttive, ambiente