Cosenza città dei diritti e dei cortei. Francesco Alimena, consigliere delegato di Palazzo dei Bruzi, non ha difficoltà a trovare una definizione adatta. La manifestazione di sabato, quando il corteo del Pride 2025 attraverserà il centro urbano da Piazza Loreto a Piazza dei Bruzi segue quelli del 25 aprile e del 14 giugno scorso pro-Pal. «Un nuovo fervore politico è evidente – ha detto – ma è importante anche che l’amministrazione comunali stimoli e appoggi i promotori. In passato non è stato fatto, la differenza si vede».

Ospite degli studi di Cosenza Channel, Alimena ha annunciato un’importante novità. «Venerdì alle 18.30 sarà riaperta la Villa Vecchia, polmone del centro storico e dell’intera area urbana – ha spiegato -. Gli interventi effettuati sono conservativi. Ogni albero è stato analizzato e, se necessario curato. Sono state piantumate 17mila specie arboree nuove, rifatte le ringhiere esterne del parco e l’impianto di irrigazione ex novo. Il laghetto con i pesci rossi è salvo, tutta l’area verde è un vero spettacolo».

Leggi anche ⬇️

Fatto un passaggio sul congresso provinciale del Pd di Cosenza di cui è capogruppo in Comune, Alimena ha rimarcato l’importanza dei gesti politici effettuati dalla squadra di governo di Franz Caruso. Come quello di ieri mattina. «Abbiamo riconosciuto figlia di entrambe le madri, quella biologica e quella intenzionale, una bimba, nata nel 2023, a seguito di un percorso di procreazione medicalmente assistita – ha evidenziato -. Il riconoscimento non era stato possibile prima d’ora, in quanto la legge italiana riconosceva come madre legale solo la donna partoriente, negando ogni diritto alla madre intenzionale, costringendola, nella migliore delle ipotesi, a intraprendere il complesso e lungo percorso dell’adozione in casi particolari. A rivoluzionare la delicata materia, un recente pronunciamento della Corte Costituzionale a cui Cosenza si è subito adeguato».

Durante l’intervista, ha sfoggiato due spillette: una con i colori arcobaleno del Pride, l’altra della Palestina. Sua, in qualità di primo firmatario, la mozione con cui Palazzo dei Bruzi ha chiesto il riconoscimento dello Stato e la fine dei bombardamenti a Gaza. «Un atto simbolico approvato bipartisan perché la minoranza si è astenuta. A cosa è servito? A far capire anche alle giovani generazioni che in questa città si respira uguaglianza e si dà dignità a tutti». In apertura di articolo il video integrale dell’intervista a Francesco Alimena.