Il Comune di Mendicino, guidato dalla sindaca Irma Bucarelli, ha inteso con una nota fare chiarezza sulla recente polemica sollevata da alcuni ex amministratori e attuali consiglieri di minoranza a seguito della sentenza n. 91/2025 della Corte Costituzionale. La vicenda ruota attorno all’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, un tema particolarmente delicato per gli enti in dissesto finanziario.

«Il Comune di Mendicino non è il caso oggetto della sentenza»

La sentenza citata – secondo il comunicato diramato da Palazzo di Città - fa riferimento a un caso ben distinto rispetto a quello del Comune di Mendicino. Come specificato dall’amministrazione comunale, i termini per l’approvazione del bilancio riequilibrato non decorrono dalla nomina dell’Organismo Straordinario di Liquidazione, bensì dall’insediamento del nuovo esecutivo, avvenuto dopo le elezioni amministrative.

Questo elemento è cruciale, poiché smonterebbe alla base le richieste di scioglimento del Consiglio comunale avanzate al Prefetto da alcuni esponenti politici, tra cui Angelo Greco, ex vice sindaco e assessore al bilancio della precedente amministrazione, e Raffaele Vena, definito dalla sindaca Bucarelli come «ambizioso decapitatore seriale delle amministrazioni in carica».

Una nuova amministrazione, con una difficile eredità

Come noto, il contesto in cui opera la nuova giunta è caratterizzato da una profonda crisi finanziaria e una macchina amministrativa da riorganizzare, aggravata dall’assenza di un Responsabile Finanziario e dall’impossibilità di nominarne uno, proprio a causa del dissesto.

La sindaca Bucarelli ha voluto sottolineare come le difficoltà attuali siano una diretta conseguenza della gestione precedente, ritenuta deficitaria anche dai Commissari Prefettizi. «È paradossale - osserva Bucarelli - che tra i promotori delle richieste di scioglimento ci siano proprio coloro che hanno contribuito al dissesto dell’ente».

Nessuna bocciatura del bilancio da parte della COSFEL

Altro punto importante ribadito dal Comune di Mendicino riguarda la posizione della COSFEL (Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali). Contrariamente a quanto insinuato, «il bilancio stabilmente riequilibrato non è stato bocciato, ma soltanto oggetto di richieste di integrazione documentale, prassi comune per gli enti in dissesto». Tali documenti sono già stati regolarmente forniti e l’approvazione è in attesa.

La COSFEL avrebbe inoltre già approvato la rideterminazione della dotazione organica del Comune di Mendicino, un passaggio fondamentale per la ripartenza della struttura amministrativa.

Lo scioglimento del consiglio non è automatico

L’Amministrazione comunale ricorda inoltre che, in base all’art. 141, comma 1, lettera a) del TUEL, lo scioglimento del consiglio comunale non è automatico, ma rimane una decisione discrezionale degli organi statali competenti, da assumere solo dopo un’attenta valutazione.

Se si dovesse accogliere la tesi dei detrattori dell’attuale amministrazione, tutti i Comuni in dissesto dovrebbero essere sciolti, una posizione evidentemente insostenibile e priva di fondamento giuridico.