Il Consiglio comunale di Rende ha approvato all’unanimità il solo punto all’ordine del giorno della convocazione straordinaria. Riguardava “la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza”, vale a dire l’oggetto della convocazione per il quale il pubblico consesso ha dato il via libera allo schema di accordo tra il Commissario delegato per l’edilizia sanitaria della Regione Calabria Claudio Moroni, l’Unical, che nei prossimi giorni vivrà il cambio della guardia tra il Rettore Nicola Leone e Gianluigi Greco, e il Comune presieduto da Sandro Principe. Domani, probabilmente, la firma a Catanzaro.

Sullo schema di accordo ha relazionato direttamente il primo cittadino evidenziando di «non voler fare polemiche», ma invitando «i nemici di Rende a dotarsi di adeguati supporti chimici per facilitare la digestione». Principe ha ribadito l’importanza della sanità pubblica, precisando che «da ciò che leggiamo negli atti, l’azienda ospedaliera universitaria fungerà anche da hub».

«Siccome servirà un tempo non prevedibile per averne la funzionalità piena - ha dichiarato - la Regione dovrebbe rendere l’Annunziata un ospedale pienamente funzionante: faccio questa considerazione da cittadino e da sindaco, ribadendo la necessità assoluta del potenziamento della medicina d’urgenza e del territorio dopo che nell’era Scopelliti si sono tagliati i posti letto». Nel suo discorso al Consiglio, il sindaco, che ha riconosciuto i meriti di Roberto Occhiuto e Nicola Leone, ha spiegato che «la nascita del Policlinico è del tutto consequenziale al completamento dell’Unical con la Facoltà di Medicina».

«Oggi - ha rimarcato con enfasi - arriva un risultato importante a margine di decenni di lotte e indirizzi riformisti e c’è grande soddisfazione perché si realizza una piccola utopia. Nello schema di convenzione ci sono gli impegni delle parti. Il commissario adempierà a tutti gli atti che porteranno all’inizio dei lavori e alla realizzazione del policlinico. Da parte nostra c’è la responsabilità a collegarlo dal punto di vista urbanistico e a collegarlo con lo svincolo A2 di Settimo. A riguardo una prima fase di collegamenti è già in fase di progettazione, per la parte mancante c’è l’impegno della Regione a sostenerli col finanziamento. Quindi le nostre infrastrutture arriveranno prima del policlinico».

Principe ha poi svelato un retroscena: un incontro con Matteo Salvini. «Siamo certi di poter collegare il policlinico anche con la stazione di Santa Maria di Settimo – ha concluso -. Ho tenuto una riunione con il Ministro e si è impegnato a destinare una tranche di 42 milioni destinati agli enti locali, al collegamento della struttura anche tramite un ponte sul fiume Settimo. Per farla breve, Rende metterà a disposizione del nascituro nosocomio tutti i collegamenti autostradali e ferroviari più moderni e completi in Italia. Non so quanti anni serviranno per vederlo funzionante, né voglio partecipare alla discussione sulla finalità che avrà. Tuttavia, nelle grandi città strutture nate come policlinici sono diventate prioritarie nell’assistenza e nelle cure delle persone».