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«Gli equilibri si trovano quando ci sono parti diversificate. Alla Regione c’è una sola parte: Occhiuto e quindi non ci sono problemi di equilibri». Orlandino Greco, leader di Italia del Meridione, risponde con ironia alla domanda sui rapporti interni al centrodestra, nel corso dell’intervista focalizzata sulle prossime Europee.
L’Europa dei popoli
Una competizione elettorale che sembra interessare poco ai cittadini e tanto invece ai partiti che grazie al sistema elettorale (proporzionale puro) la stanno intendo come una competizione interna. Greco invece ribadisce l’importanza del ruolo dell’Europa sui destini dell’Italia e di tutto il mondo. Il problema è capire che tipo di Europa vogliamo costruire. Per il leader di Idm bisogna smetterla con quella dei banchieri e dell’austerity e costruire finalmente un’Europa dei popoli che si occupi dei problemi reali dei cittadini a partire dalla difesa dei propri confini. Per questo Greco vorrebbe un esercito europeo, una politica estera comune europea con un corpo diplomatico, che è la via principale, credibile.
Quanto pesa l’Italia a Bruxelles
C’è però un problema nel problema ovvero lo scarso peso dell’Italia a Bruxelles. Su questo Greco dice che il problema è legato alla selezione della classe dirigente che in Italia è carente e spesso vengono elette persone che capiscono poco di dove sono e cosa serve fare.
Lui invece ha fatto un patto federativo con la Lega che difende con le unghie e con i denti. Parla di patto di scopo basata su alcuni punti concreti visto che Idm si definisce partito post ideologico. «Fin quando quel patto verrà rispettato – ci ha detto – continueremo a collaborare. Poi si vedrà se può diventare strutturale. Entrambi però partiamo da un dato di fatto ovvero la difesa dei territori».
L’accordo con Salvini
Letto in quest’ottica l’accordo ha ragion d’essere perché Salvini si è occupato di eliminare le disparità territoriali finanziando la Ss 106, il Ponte, l’alta velocità. Il Governo ha inviato oltre 2200 esperti per coadiuvare i comuni sul Pnrr. «Io dico il contrario quindi – sostiene Greco – Salvini sta subendo attacchi interni dal Nord proprio per gli eccessivi finanziamenti nel Meridione. Noi lavoriamo per capire cosa manca alla Calabria e quale Calabria vogliamo costruire».
Per lui anche la vicenda dell’autonomia differenziata è un falso problema. Greco dice che il suo partito sarà una sentinella della Costituzione che è autonomista visto che delega diverse funzioni a Comuni e Regioni. «Guardi cosa sta facendo il Presidente Occhiuto capace di rivendicare posizioni autonome della Calabria su vari temi ed anche gestire funzioni amministrative che sono proprie dei Comuni». Il punto allora è garantire in maniera omogenea in tutto il Paese i fabbisogni standard che verranno finanziata dalla fiscalità regionale e dal fondo perequativo. «Su questo noi vigileremo – dice Greco – perché badate bene non esiste un Sud del Paese, ma esistono vari Sud dell’Italia anche in Lombardia, Emilia Romagna ecc.».
Venendo invece ai temi più politici, Greco dice che la lista della Lega è più forte di quella di Forza Italia nonostante il Carroccio sconti un pregiudizio legato ad alcuni problemi di comunicazione del passato. Anche Vannacci non preoccupa il sindaco di Castrolibero che reputa il generale abile nel parlare alla pancia del Paese ma non ha le capacità politiche per costruire un movimento tutto suo.