La deputata dura sulla mossa del Governatore: «Ci saremmo aspettati il passo indietro dopo la posizione sull’Autonomia differenziata, il fallimento sulla Sanità o sul ponte sullo Stretto, invece pensa alla sua sopravvivenza politica»
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«Occhiuto si dimette così come ha governato la Calabria: tramite annunci. Un altro messaggio affidato ai social dove, da par suo, modella la realtà a proprio uso e consumo per uscire dall'angolo al quale era stato costretto da questioni giudiziarie personali e dalla sua parte politica stanca di un decisionismo esasperato sconfinante nel divismo». Lo afferma la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle.
«Ma, soprattutto, - dice Orrico - svela definitivamente sé stesso, visto che nel suo orizzonte non c'è nessun altro all'infuori di lui e della sua cerchia. Problemi a condurre il vapore a proprio piacimento? Mandiamo i calabresi alle urne. Come fosse un gioco. O meglio, un nuovo strumentale calcolo politico».
«Avremmo capito - prosegue l'esponente pentastellata - se l'avesse fatto perché ha svenduto la propria terra votando per l'Autonomia differenziata, fallito col rilancio della sanità pubblica a favore di quella privata oppure abbracciato il Ponte sullo Stretto quando il suo governo scippava la Calabria dei fondi del Pnrr per l'Alta velocità dei treni. Ma l'ennesimo colpo di teatro dettato dalla sua spregiudicatezza proprio no, non va».
«E invece - conclude Anna Laura Orrico - niente pudore, nessuna assunzione di responsabilità: ora, come un monarca, rivendica l'ennesima poltrona spettante per diritto. Ecco a voi l'autodenuncia di Occhiuto, o meglio, il suo manifesto programmatico: la sopravvivenza politica. Sappia che ci sono, invece, donne e uomini pronti a costruire un'alternativa mettendo al primo posto il bene comune».