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“L’attuale amministrazione racconta spesso di una Castrolibero “isola felice” dell’area urbana. Temiamo, invece, che se ne dovessero realizzare altre oltre quelle già esistenti, potrebbe diventare invece la comunità delle isole ecologiche”.
Lo affermano in una nota i consiglieri di “Progetto Comune” Aldo Figliuzzi e Anna Giulia Mannarino del Comune di Castrolibero.
“Per carità, nulla di male – dicono…- nel costruire più isole ecologiche in modo tale da rendere la città più pulita e indurre i cittadini ad intraprendere con maggiore costanza la raccolta differenziata. La questione, però, sta nel fatto che sul territorio sussistono diverse strutture del genere che, purtroppo, non funzionano per come dovrebbero da lungo tempo. Nonostante, il danno oltre la beffa, i cittadini paghino ugualmente per questo servizio, o se vogliamo disservizio, e nonostante la comunità paghi anche il servizio di videosorveglianza per il controllo di quanti violino la legge depositando la spazzatura con modalità al di fuori del rispetto delle regole.
Perché, dunque, realizzarne delle nuove quando invece si potrebbe investire nel recupero di quelle già esistenti e ripristinare, al contempo, politiche che invoglino i cittadini a differenziare come avveniva in passato?
Un discorso –continua la nota-, quello dei rifiuti, legato all’idea di decoro urbano di Castrolibero. Molti cittadini, infatti, ci hanno segnalato a più riprese, la mancata pulizia e la scarsa manutenzione di diverse aree della città che trasmettono un grave senso di abbandono dell’amministrazione che ci governa e si traduce in tombini scoperti, alberi pericolanti o già caduti, sporcizia diffusa.
Non possiamo , tuttavia, concludere questo nostro appello ad una maggiore cura della nostra comunità, senza segnalare le critiche condizioni di salute della strada situata in contrada Motta. Arteria importante che collega Castrolibero con i paesi limitrofi, e quindi anche molto trafficata, è divenuta una strada pericolosa a causa del dissesto del terreno sul quale insiste, poiché questo sta cedendo, creando così degli avallamenti del manto stradale. E’ necessario, pertanto, un risoluto impegno per porre rimedio anche a questa problematica”.