Presentazione dei candidati della circoscrizione Nord. Bruno Bossio sul palco con la kefiah, Madeo cita Paola Cortellesi, Iacucci rivendica le sue origini rosse, mentre Capalbo invoca il cambio di classe dirigente tra i democrat
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I candidati del Pd alle prossime Regionali in Calabria
Tutti insieme appassionatamente in centro città a Cosenza. Il Partito Democratico ha presentato oggi pomeriggio i nove candidati alla carica di consigliere regionale alla presenza del segretario di Federazione Matteo Lettieri e della presidente regionale Maria Locanto. Ogni angolo della provincia è rappresentato, ma tutti cercano di pescare preferenze utili all’elezione anche nei bacini territoriali dei loro colleghi di partito. Insomma, normali dinamiche di campagna elettorale che seguono la complicata chiusura delle liste in cui non compare il nome di Mimmo Bevacqua, il capogruppo uscente.
Sul palchetto i rappresentanti della lista del Pd, ma non quelli della lista gemella Dp (Democratici Progressisti) per la quale in direzione Nicola Irto aveva chiesto pari dignità. Ad ascoltare Giuseppe Mazzuca, Enza Bruno Bossio, Pino Capalbo, Francesca Dorato, Catia Filippo, Franco Iacucci, Mimmo Lo Polito, Rosellina Madeo e Rosanna Mazzia volti noti dell’area urbana come gli ex sindaci di Cosenza Salvatore Perugini ed Eva Catizone e l’attuale primo cittadino di San Lucido Cosimo De Tommaso.
Piccola interruzione dei rispettivi tour, pertanto, per un momento istituzionale in nome della bandiera del Pd che secondo Lettieri: «ha costruito una squadra fortissima e a trazione femminile».
I candidati del Pd: «Mandiamo a casa Occhiuto»
Giuseppe Mazzuca ha ringraziato il partito per l’opportunità datagli ed ha ribadito la finalità di «mandare a casa Occhiuto grazie alla personalità e alla professionalità di Pasquale Tridico che ha saputo unire la coalizione». «Siamo più forti di Occhiuto che si è messo al di sopra della legge - ha rincarato la dose Enza Bruno Bossio avvolta in una kefiah carica di significato - e lo dimostreremo grazie a Tridico che sta smuovendo le coscienze». Per Pino Capalbo «la lista del Pd é una delle liste più rappresentative e dimostrerà il giorno delle elezioni che la Calabria descritta dal presidente uscente non esiste: la nostra regione è all’ultimo posto d’Italia e tra gli ultimi in Europa». Poi la frecciata inaspettata: «Al Pd serve una nuova classe dirigente». Timidi applausi tra gli uditori.
Francesca Dorato ha espresso tutta la voglia di «riprendersi la Calabria con un programma che rappresenta una visione di futuro negata ai cittadini da Occhiuto. Facciamo campagna elettorale tutti insieme per portare alle urne quanta più gente possibile». Per la presidente del consiglio comunale di San Lucido Catia Filippo «é arrivato il momento di rimboccarsi le maniche anche per aiutare i comuni lasciati soli ad affrontare le patate bollenti».
Franco Iacucci ha ricordato la sua provenienza comunista «e la predisposizione a mettermi a disposizione del partito». «Oggi - ha aggiunto - i problemi sono gli stessi di sei anni fa quando il centrodestra iniziò a governare. Le riforme di Occhiuto hanno aggravato i problemi, ma quando vinceremo freneremo subito l’avanzata della sanità e della scuola privata. Tutti devono avere le stesse possibilità».
Mimmo Lo Polito è stato diretto: «Occhiuto vuole un salvacondotto dalla gente, da quella stessa gente che non conosce perché non ha mai girato la Calabria. Poi - ha sentenziato - si stupisce delle proposte di Tridico sul Reddito. Le difficoltà delle persone sono enormi e il vice segretario di Forza Italia non ha idea di quali siano».
Rosellina Madeo ha rispolverato la questione di genere citando il film di Paola Cortellesi “C’é ancora domani”. «In tempo di antipolitica vedere tanta gente é emozionante, soprattutto se accorsa per una lista che pensa al futuro dei giovani che spezzano la loro vita andando via dalla Calabria. Io - ha chiosato - chiedo fiducia per me, per il Pd e per il presidente Tridico e ho constato umanità e preparazione».
L’ex sindaca di Roseto Capo Spulico Rosanna Mazzia, infine, ha portato l’esperienza della provincia più estrema. «Ho toccato con mano i problemi delle persone - ha evidenziato - ed ho cercato di risolverli. É con questo spirito che mi approccio a queste elezioni e con quella di un’associazione delle mie parti che si è battuta contro lo spopolamento».