Riunione organizzativa ieri mattina in municipio a Rende con il sindaco Marcello Manna, il dirigente Francesco Azzato, i progettisti, la direzione lavori e l’impresa aggiudicataria per definire gli ultimissimi dettagli operativi e il cronoprogramma dei lavori riguardanti la nuova illuminazione pubblica.

Leggi anche ⬇️

I lavori partiranno infatti nei prossimi giorni e riguarderanno tutto il territorio comunale. Da Roges a Quattromiglia, compresi Viale Principe e Via Cristoforo Colombo, dalla zona industriale di C.da Lecco a C.da Cutura, da Surdo a Nogiano, da S.Stefano ad Arcavacata, verranno interessati tutti i quartieri e le frazioni di Rende. «Finalmente – si legge in una nota – Rende potrà entrare nel futuro con la nuova illuminazione LED ad altissima efficienza che prenderà il posto delle vecchie lampade, obsolete, inquinanti e non più al passo con i tempi».

A Rende si è reso infatti necessario un miglioramento qualitativo della luce notturna artificiale prodotta programmando azioni e interventi di efficientamento e di razionalizzazione diminuendo gli sprechi dovuti, per lo più, ad un particolare tipo di impianto installato circa venti anni fa: i globi luminosi. L’impianto d’illuminazione a globi è, dati tecnici e scientifici alla mano, il più inefficiente in assoluto, non più rispondente alle necessarie esigenze di risparmio energetico e produce un elevato inquinamento luminoso, a tal punto che gran parte degli enti pubblici in Italia e in Europa hanno ormai sostituito o stanno sostituendo, questa tipologia di corpo illuminante.

«Una tipologia – spiegano dall’amministrazione – che si è dimostrata, in questo relativamente breve arco di tempo, anche eccessivamente fragile causando continui malfunzionamenti oltre ad uno spreco energetico non indifferente al quale finalmente si sta ponendo rimedio. Rende è infatti dotata di un impianto di illuminazione misto, tra lampade stradali alte e globi luminosi installati per lo più nel centro città. Fino ad oggi gli assorbimenti più elevati dal punto di vista energetico sono stati causati proprio da questi ultimi».

Dall’amministrazione entrano quindi nel dettaglio «visto che in media una sfera monta una lampada da 125W, che moltiplicato per 4 globi, significa 500W a palo (uno sproposito per la quantità di luce poi realmente percepita) di cui la metà “buttata via”, in quanto le sfere inviano inutilmente più del 50% della luce direttamente verso l’alto».

«Con i corpi illuminanti previsti nel nuovo progetto dell’efficientamento energetico del comune di Rende – conclude la nota – si risponderà invece ai requisiti e alle normative europee con una più moderna tecnologia che garantirà una altissima efficienza portando ad un notevolissimo risparmio (circa il 70%), una luce più confortevole, meno abbagliante, concentrata dove realmente serve per garantire gli standard di sicurezza, meno pericolosa per l’ambiente».