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«Ci sarebbe da ridere se non dovessimo piangere», afferma Antonello Costanzo, consigliere del PSI e delegato al patrimonio di Palazzo dei Bruzi, riferendosi alle recenti dichiarazioni del senatore Mario Occhiuto. Al centro della polemica, l’idea di Occhiuto di puntare sul restyling degli impianti calcistici come fattore chiave per il rilancio del Sud Italia. «In questo delirio notturno, auspica persino la ripresa dei progetti per gli stadi che lui stesso avrebbe avviato durante la sua sindacatura, anni segnati dall’onta del dissesto e da debiti extra ereditati dalla città», incalza Costanzo.
L’attacco si fa ancora più diretto: «Ma, insomma, Mario Occhiuto c’è o ci fa? Negli ultimi giorni, forse preso dalla foga per la campagna elettorale sul Referendum della Città Unica, non ne sta azzeccando una. Prima ha sminuito il prestigio di Cosenza parlando del numero dei residenti, poi ha sostenuto che il dissesto lo pagano i fornitori di Palazzo dei Bruzi. Ora, tira fuori dal cappello un progetto per lo Stadio di Cosenza che risale al 2017 e che avrebbe dovuto concludersi in tre anni, cosa mai avvenuta».
Costanzo elogia invece l’impegno dell’attuale amministrazione guidata da Franz Caruso: «A differenza di Occhiuto, noi abbiamo reperito i finanziamenti necessari per riqualificare lo Stadio San Vito-Marulla. Grazie al sindaco Caruso, dopo l’intervento del governatore Roberto Occhiuto per il “Ceravolo” di Catanzaro, abbiamo inoltrato una richiesta formale affinché anche Cosenza possa beneficiare delle stesse opportunità».
Il consigliere specifica che il primo passo è stato già compiuto: «Lo scorso 6 novembre abbiamo approvato in Consiglio Comunale il Documento di Indirizzo alla Progettazione per la riqualificazione dello Stadio San Vito-Marulla e delle sue aree di pertinenza. Appena completato l’iter burocratico, procederemo con i lavori».
Costanzo conclude con una stoccata: «Noi stiamo dando concretezza alla nostra azione amministrativa, mentre il senatore Occhiuto continua a produrre solo parole, e in questo periodo persino più sconclusionate del solito. Le abitudini, anche quelle dure a morire, possono essere corrette… magari con uno sforzo muto. Questo per il bene di tutti e di ognuno!».
Un dibattito acceso che intreccia politica, gestione amministrativa e futuro delle infrastrutture sportive, riflettendo le tensioni tra passato e presente nella città di Cosenza.